ANCONA- Una grande rissa, lo scorso 14 giugno, in piazza Plebiscito ad Ancona, dalla quale è uscito ferito un 20enne, che ha riportato una frattura alle ossa nasali. Da quel giorno i carabinieri del Norm del capoluogo hanno iniziato una meticolosa indagine.
Sono 13 i giovani che sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica del capoluogo dorico. A finire nei guai tredici giovani di origine albanese, di età compresa tra i 19 ed i 25 anni, che dovranno rispondere dell’accusa di rissa aggravata in concorso e lesioni personali gravi.
LA VICENDA
Secondo la ricostruzione dei carabinieri la causa della rissa è da ricondurre a futili motivi di gelosia rispetto ad una ragazza. Tutto ha inizio nel pomeriggio del giorno 13 giugno quando il 20enne anconetano era sull’autobus diretto al centro e ha incontrato il gruppo di ragazzi albanesi che lo ha preso di mira con parole offensive in dialetto albanese. Il 20enne ha comunque raggiunto il centro storico di Ancona dove ha incontrato la sua ragazza, una studentessa universitaria 21enne.
Pochi minuti prima dell’una un 21enne albanese, conosciuto e frequentato in passato dalla fidanzata del giovane 20enne, ha iniziato a rivolgere uno sguardo minaccioso nei confronti dell’attuale ragazzo della studentessa universitaria. Sono bastate un’occhiata ed una parola di troppo tra i due per scatenare il parapiglia. Il 20enne anconetano è stato prima accerchiato e poi aggredito davanti agli occhi increduli di tutte le persone che in quel momento si trovavano in piazza. I carabinieri sono subito intervenuti, per proseguire nei giorni successivi con le indagini.
Tredici soggetti tutti identificati e denunciati per la maxi rissa in questione, hanno preso parte anche alla rissa del 14 gennaio, 5 mesi prima: sono stati denunciati e accusati di rissa aggravata e lesioni personali gravi.