MACERATA – La vicenda finita oggi all’attenzione dei giudici del collegio di Macerata, Roberto Evangelisti (presidente), Francesca Preziosi e Barbara Cortegiano – pm Margherita Brunelli -, risale a tre anni fa. Secondo la ricostruzione accusatoria il giorno della vigilia di Natale del 2017 un uomo, oggi 60enne, di origine straniera avrebbe dato un passaggio a una ragazzina che vive con la famiglia accanto alla sua abitazione e che all’epoca aveva 18 anni. Il vicino di casa l’avrebbe portata fino a Camerino ma durante il tragitto le avrebbe infilato una mano sotto i vestiti e palpeggiata. La denuncia nei confronti dell’uomo venne fatta a 48 ore di distanza, il giorno di Santo Stefano, e le indagini coordinate dal sostituto procuratore Rosanna Buccini, culminarono con la contestazione nei confronti dell’uomo del reato di violenza sessuale.
Questa mattina nel corso del processo a suo carico i giudici hanno sentito la ragazza e la madre. La giovane ha ricordato gli episodi riferendo che il 24 dicembre di tre anni fa verso le 13 aveva chiesto al vicino di casa un passaggio per Camerino, sua madre infatti stava lavorando nella città ducale e lei non sapeva come arrivarci. Già in passato aveva chiesto all’uomo dei passaggi e lui quando poteva, glieli aveva offerti con piacere. Ma quel giorno le cose andarono diversamente. La 21enne ha raccontato che durante il tragitto lui le avrebbe infilato una mano sotto i vestiti e avrebbe iniziato a palpeggiarla nelle parti intime. La giovane ha anche aggiunto di non essere stata in grado di reagire, colta di sorpresa e turbata, era rimasta letteralmente pietrificata. Arrivati a Camerino l’uomo l’aveva lasciata davanti a un bar come lei gli aveva chiesto e poi era andato via. Una volta raggiunta la madre, però, la 18enne raccontò tutto e due giorni dopo andarono dai carabinieri.
Oggi anche la madre ha confermato i fatti, ripetendo ciò che la figlia le aveva confidato. Dopo la testimonianza delle due donne, si svolto anche l’esame dell’imputato. Il 60enne, difeso dall’avvocato Michela Splendiani – oggi sostituita dal collega Cristiano Elisei –, ha negato gli addebiti. Ha confermato di aver dato un passaggio alla giovane ma ha negato di averla toccata aggiungendo di non sapere il motivo di quelle accuse nei suoi confronti. Terminato l’esame dell’uomo l’udienza è stata rinviata al 2 marzo del prossimo anno per sentire tre testimoni della difesa, poi l’udienza verrà rinviata per la discussione e la contestuale sentenza.