MONTE ROBERTO – Un imprenditore edile della zona accerchiato da tre persone e minacciato con due coltelli e una pistola. Raffica di chiamate al 112, partite martedì sera (16 luglio) da Pianello Vallesina. E nel tam-tam confuso di informazioni, supposizioni, notizie quel che emerge lo ricostruiscono i carabinieri di Jesi, intervenuti subito a dare riscontro alle segnalazioni pervenute in centrale operativa.
I militari dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti nella serata di martedì in piazza Vittoria, al centro di Pianello Vallesina, e hanno intercettato il veicolo con il quale i tre avevano raggiunto il luogo: una Mercedes con a bordo due di tre individui segnalati. Il terzo sarebbe riuscito a dileguarsi. Sono stati identificati una 32enne e un uomo 42enne che, provenienti da una regione limitrofa, si erano recati appositamente a Pianello Vallesina per ottenere dall’imprenditore edile, sotto minaccia, una cospicua somma di denaro, pretesa dalla donna con una vera e propria scusa di alcuni lavori edili il cui costo sarebbe stato da questa anticipato ma non portati a termine. Da quanto emerso, invece, le circostanze fanno propendere, appunto, che si trattava di un vero e proprio pretesto da parte dei tre, attraverso il quale volevano ottenere del denaro assolutamente non dovuto da parte dell’imprenditore edile locale.
Nel corso degli accertamenti, sono stati eseguiti sia la perquisizione della Mercedes in uso ai tre, sia l’ispezione dei luoghi. E proprio dall’accurata ispezione, sono spuntate le armi indicate dai segnalanti e che dunque davano riscontro al racconto offerto dalla vittima. Nella vettura è stata rinvenuta una “pistola scacciacani” che poteva benissimo essere scambiata per un’arma vera, essendo priva del previsto tappo rosso sulla canna. Inoltre, all’interno di una fioriera, davanti alla stessa auto in uso, è stato rinvenuto un coltello a serramanico. Un altro coltellino è stato successivamente rinvenuto addosso alla donna. I due sono stati così denunciati alla magistratura dorica e dovranno rispondere dei reati di esercizio arbitrario con violenza alle persone, oltre che per porto di armi ed oggetti atti ad offendere e minacce gravi ed aggravate.