SAN SEVERINO – Aveva nascosto circa 40 grammi di hashish nella cassetta della posta di una casa terremotata, sorpreso dai carabinieri è finito in manette un 20enne settempedano. Il giovane, già noto per reati specifici, era stato visto dai militari della locale Stazione mentre si aggirava con fare sospetto in alcuni punti della città. I successivi accertamenti investigativi, svolti in rapida successione con metodi tradizionali per monitorare contatti e spostamenti del 20enne, hanno fatto ipotizzare che nascondesse dello stupefacente in una zona del centro dove i militari, in più circostanze, lo avevano notato aggirarsi con atteggiamento guardingo e furtivo.
Ieri pomeriggio, nel corso di un servizio di osservazione, i carabinieri hanno visto il ragazzo nei pressi di un’abitazione inagibile a seguito del sisma del 2016, il giovane dopo essersi guardato intorno più volte per verificare che non vi fosse nessuno, ha aperto la recinzione arancione che delimita l’edificio terremotato e, procuratosi un varco, ha raggiunto il pianerottolo dell’abitazione, ha tolto lo sportellino di una cassetta postale e ha preso qualcosa dal suo interno. I militari a quel punto hanno notato cadere a terra un bilancino di precisione e sono intervenuti. Il ragazzo, vistosi scoperto, ha gettato qualcosa su una siepe e, raccolto velocemente il bilancino, lo ha lanciato in direzione opposta verso la strada. I militari hanno subito recuperato tutto il materiale di cui il giovane ha tentato maldestramente di disfarsi e oltre al bilancino hanno così sequestrato 7 involucri in cellophane di colore giallo e verde (ricavati dai sacchetti per l’indifferenziata) contenenti dosi da 1,5 grammi di hashish. Non solo. All’interno della cassetta postale hanno inoltre trovato altre tre dosi già preparate per la vendita, un pezzo da 25 grammi e un ulteriore bilancino.
Il ragazzo è stato quindi arrestato e questa mattina è comparso in Tribunale a Macerata davanti al giudice Daniela Bellesi e al pubblico ministero Sabina Antognozzi insieme al suo legale, l’avvocato Paolo Rossi. Il giudice ha convalidato l’arresto poi ha rinviato l’udienza al 29 giugno per la discussione con rito abbreviato. In merito alla misura, il pubblico ministero ha chiesto la detenzione domiciliare ma il giudice ha deciso di non disporre alcuna misura e il 20enne è tornato in libertà.