CASTELFIDARDO – Oggi, giovedì 11 novembre, la sezione cittadina di Fratelli d’Italia ha deciso di celebrare con simbolico sit-in al cantiere della nuova scuola media di Castelfidardo, in via Montessori, il primo compleanno dell’inaugurazione dei lavori, risalente a un anno fa con il sindaco Roberto Ascani accompagnato da tutta la giunta al completo. Una manifestazione ironica dopo lo stop ai lavori.
«In verità, la consegna dei lavori è datata 4 novembre 2020, mentre l’11 novembre, il giorno stesso in cui si inauguravano i lavori, il Rup e il direttore dei lavori emettevano ordinanza di sospensione per evidenti difformità progettuali in materia antisismica. I lavori sono ripresi il 10 febbraio di quest’anno per poi essere sospesi di nuovo il 31 maggio, sempre per motivi di “difformità tra i tabulati di calcolo e le tavole progettuali del progetto strutturale del prefabbricato”, e sono ancora sospesi senza avere nessuna data certa per la ripresa. Anche perché nel frattempo è intervenuto il fallimento di una ditta che, facente parte dell’Ati, ha fornito le Soa (Società organismo di attestazione) necessarie per l’aggiudicazione dell’appalto». Così spiega il motivo della manifestazione FdI. E poi continua: «Di quel fallimento decretato a fine luglio ne siamo venuti a conoscenza solo il 18 ottobre, il giorno in cui si votava per il ballottaggio. Saranno molti i passaggi da chiarire, in questo tormentato ultimo anno, e lo faremo utilizzando le facoltà istituzionali in possesso del nostro consigliere comunale Marco Cingolani ma nel frattempo vorremmo tenere alta l’attenzione su questa vicenda, perché questa non è semplicemente una grande opera pubblica, ma è l’opera pubblica per eccellenza in quanto sarà la struttura in cui tutti i nostri bambini e ragazzi, per i prossimi decenni, passeranno gran parte del loro tempo. Questa è un’opera che attendiamo dal 2006, e oltre al fatto che per una città come Castelfidardo sia assolutamente inaccettabile non vederla ancora realizzata, siamo estremamente preoccupati per la prosecuzione dei lavori: una delle due ditte facenti parte dell’Ati ha fallito prima di iniziare e ha ritenuto di comunicare questo fatto tre mesi dopo il decreto di fallimento, come appunto dichiarato dal sindaco? Se a termine di legge non avessero infranto nessuna norma, possiamo ritenere che tale condotta possa incrinare il rapporto di fiducia essenziale che ci dovrebbe essere tra la pubblica amministrazione e le ditte esecutrici dei lavori?».
Sulla questione il sindaco Ascani aveva detto: «La ditta fallita non è la capofila dell’associazione temporanea d’impresa che deve costruire la scuola quindi nessun problema sulla prosecuzione dei lavori. La stessa azienda non ha eseguito alcun lavoro per cui la capofila, Coed, potrà tranquillamente scegliere di subappaltare i lavori ad altra azienda. Ci tengo a sottolineare, anche se può sembrare scontato, che abbiamo fatto e faremo tutto il possibile per completare il progetto al più presto. Ci sarà un piccolo allungamento dei tempi, dovranno stipulare un nuovo contratto e l’azienda è in procinto di trovare il sostituto (anche se è difficile in questo frangente perché le ditte sono tutte impegnate). Nel frattempo la capofila potrebbe anche ottenere la certificazione per fare gli impianti e prendere i lavori in avvalimento rispetto alla stazione appaltante e decidere che cosa sub appaltare. C’è stata la verifica del Ministero per i progetti per lo sviluppo e la coesione territoriale. Sono stati fatti i complimenti all’ingegnere del Comune per come ha risolto il problema del prefabbricato fornito dalla Vega, l’azienda che lo costruirà (indicata da Coed, ditta capofila). La Coed infatti si è accorta di un errore progettuale assieme ai nostri tecnici e ha bloccato e rimaneggiato il progetto. E’ stato validato il nuovo, passato al vaglio di un professore universitario. Ora l’azienda attende di poter partire dopo l’ok del genio civile. Spetta alla giunta deliberare la variante di progetto. Mi sono comportato con tutte le dovute cautele non sapendo se ci fosse arrivato un ricorso dall’azienda che invece ha accettato la sentenza né potevo pretendere che l’azienda ci avvertisse prima: la ditta è stata dichiarata fallita il 30 luglio, l’azienda ha dovuto fare le verifiche con i legali. L’azienda ci ha assicurato che proseguirà i lavori. Se dovesse decidere di rinunciare all’appalto, potremmo proseguire con la prossima ditta in graduatoria e certo ci sarebbero tempi più lunghi per realizzazione ma siamo tranquilli per i costi e il progetto (migliorato con risparmio di 40mila euro)».