Cronaca

Omicidio di Ancona, agguato di sangue in via Maggini. Chi è il giovane arrestato

I carabinieri hanno arrestato Mattia Rossetti, 26 anni coetaneo della vittima, ritenuto l'autore del delitto. Sui social un video delirante di odio verso Michele

Omicidio Ancona, via Maggini, 8 dicembre 2020

ANCONA – È stato arrestato a neanche un centinaio di metri dal luogo dove è stato ucciso a coltellate l’amico, Michele Martedì, 26 anni parrucchiere. Il rivale. I Carabinieri del comando provinciale di Ancona hanno intercettato subito dopo l’omicidio di Ancona di via Maggini quello che – dagli elementi indiziari emersi – sembra essere individuato come l’autore dell’efferato omicidio: si tratta di Mattia Rossetti, coetaneo della vittima. Mattia il conoscente, Mattia l’amico, Mattia il vicino di casa, Mattia il contatto social, Mattia quello strano. Mattia quello che voleva picchiare e che «andava curato», come raccontano gli amici di Michele.

Mattia Rossetti nel video postato sui social poche ore prima del delitto

Mattia abita con i genitori nel quartiere Pinocchio ad Ancona, poco lontano da dove si è consumato il delitto. Un testimone avrebbe riferito agli investigatori di aver visto quel giovane impugnare un coltello e sferrare una serie di fendenti al torace e alla gola di Michele, per poi scappare in salita verso il quartiere del Pinocchio, dove sia lui che la vittima abitavano. Forse stava andando proprio a casa a rifugiarsi, ma è stato braccato prima dai Carabinieri che nel frattempo erano stati allertati.
Lo hanno trovato con le mani sporche di sangue e ferite. Sottoposto nell’immediatezza a fermo di indiziato di delitto, è stato sottoposto a interrogatorio presso la caserma del Comando provinciale. Dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario aggravato.

Mattia frequentava la compagnia di via Maggini ma sembrava odiare tutti. In un video postato dallo stesso giovane sui social poche ore prima del delitto, Mattia affida a una story tutto il suo rancore verso Michele Martedì. È una specie di delirio social dai toni molto accesi, in cui Mattia accusa la vittima, Michele «di aver fatto morire» il frontman dei Linkin Park Chester Bennington (impiccatosi in California nel 2017). E lo addita come il responsabile del fallimento di una sua storia con una ragazza soffiatagli dallo stesso Martedì. «Al Pinocchio sono tutti un branco di infami… Michele Martedì ha fatto morire Chester Bennington, sto killer di m…».

A sinistra la vittima Michele Martedì, a destra il suo presunto assassino Mattia Rossetti

E poi, le accuse dirette a Michele: «mi piaceva una, che il nome non si dice…lei mi ha detto “mi devi chiedere qualcosa?” e io ho capito che era andata con quest’infame. Lui mi negava. Michele ha sfruttato le mie paranoie per andare da questa e rovinarmi questa storia insieme ad altri di cui non faccio i nomi…solo il nome di Michele Martedì faccio». Si rammarica del fatto che non potesse neanche picchiarlo Michele, perché lui avrebbe chiamato la madre di Mattia dicendole che si sentiva minacciato e che doveva far curare il figlio. «Mi hanno portato in Csm, il ricovero, pensa che infame…dovete morire tutti», conclude il suo delirio di un minuto e mezzo che adesso appare come il possibile preludio dell’orribile delitto. I contenuti del filmato – acquisito dai Carabinieri – sono ora agli atti.