ANCONA – «Michele era speciale, un bravo ragazzo, non meritava questo». È un dolore che corre veloce sul web, tra foto, canzoni e ricordi quello oggi accomuna tantissime persone legate a Michele Martedì, il parrucchiere 26enne ucciso ieri in via Maggini ad Ancona con nove coltellate sferrate da un amico, Mattia Rossetti, coetaneo ed ex compagno di scuola.
Rossetti si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario premeditato e pluriaggravato dall’uso dell’arma e dello stalking.
Una pagina tristissima nella comunità di Ancona, sotto choc per questi due ragazzi, coetanei, dalle vite distrutte. Michele, ex studente del Liceo scientifico Galilei di Ancona, aveva trovato la sua strada come parrucchiere: lo chiamavano il “Van Gogh delle rasature” per la sua capacità creativa che tanto piaceva ai giovani, ma era adorato anche dalle clienti più anziane, coccolate dai suoi grandi sorrisi, dai modi gentili e affabili con cui le accontentava nelle acconciature e colori.
Lavorava da circa tre anni presso il salone di “Fabio Principi” di via Fratelli Zuccari a Pietralacroce. Il titolare, affranto, ha postato nell’immagine di copertina una bella foto di Michele, un modo per ricordarlo e piangerlo.
Tantissimi i messaggi di cordoglio postati dai clienti e dai conoscenti. «Non riusciamo a capacitarci, non si può morire così… Micky un ragazzo speciale, dolcissimo, professionale, educato al quale non potevi che volere bene! Un abbraccio alla sua splendida famiglia, a Fabio e allo staff. Ciao Micky ci mancherai»; «un ragazzo d’oro, rispettabile, professionale, educato. Si faceva volere un gran bene… non ci sono parole di fronte a una tragedia così terribile», «un cuore gentile, una bellissima anima, la prima cosa che si notava immediatamente».
Il suo primo maestro, Giuseppe Pollice, saluta Michele con una foto dello staff: «Aprire una giornata di festa e leggere una notizia bruttissima che mi ha letteralmente sconvolto. Ciao Michele, ti ricorderò così come ti avevo conosciuto insegnandoti un po’ dell’arte del barbiere, ora lassù taglierai i capelli agli Angeli. Rip, ragazzo dall’animo buono». Sono solo alcuni delle centinaia di post e messaggi postati.
I social diventano inevitabilmente un muro del pianto, un luogo di condivisione del dolore e di conforto virtuale tra le persone laddove la realtà è troppo crudele da accettare. Sorridente, amabile e sempre allegro, Michele Martedì viene ricordato con affetto anche dai giocatori e dirigenti delle società calcistiche in cui ha militato. Cresciuto in una famiglia di sport – il fratello Mattia ora terzino destro della Jesina calcio e il fratello Marco, allenatore dell’Asd Dorica (che milita nella serie D di calcio a 5) – per tanti anni Michele aveva giocato a calcio a 5 disputando i tornei amatoriali estivi in piazza Pertini ad Ancona. Aveva giocato nelle squadre di calcio a 5 Pietralacroce e Marina di Montemarciano.
Proprio il Montemarciano C5 dedica a Michele un commosso ricordo: «Ciao Miki️. Nelle due stagioni passate e vissute insieme abbiamo avuto il privilegio di conoscerti, apprezzarti e volerti bene; una profonda stima reciproca che spesso esternavi ringraziandoci di averti fatto ritrovare la voglia di futsal dopo il proposito di lasciare lo sport. La tua voglia di crescere e far bene in ogni cosa in cui eri impegnato l’abbiamo vista fin da subito, tirando e spronando sempre il gruppo, uscendo da ogni allenamento e partita senza nemmeno un centimetro quadrato di maglietta asciutta. Ci hai sempre trasmesso il tuo semplice motto, di credere fermamente in ciò che si fa, una frase scontata e diffusa ma che tu, come pochi, riuscivi a diffondere costantemente all’interno della palestra e dello spogliatoio attraverso il tuo impegno, la tua abnegazione, il tuo Esempio. Non dimenticheremo mai il tuo sorriso, la tua solarità, la tua amicizia vera, non ti dimenticheremo mai, rimarrai sempre nei nostri cuori – conclude il messaggio – vogliamo stringerci in un grande ed amorevole abbraccio ai tuoi familiari ed amici, distrutti come noi dal dolore, siamo sicuri che sarai sempre al nostro fianco a guidarci nell’emulare le tue magiche giocate. Ciao Michele, per sempre uno di Noi».