MACERATA – Con la scusa di aiutarla negli esercizi in palestra avrebbe palpeggiato una 16enne, 44enne accusato di violenza sessuale. Oggi l’imputato, un uomo dell’entroterra maceratese, ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa. Riconosciuta l’attenuante della minore gravità.
La vicenda chiusa oggi dinanzi al gup del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni riguarda un episodio avvenuto a maggio del 2022 in una palestra di un comune dell’entroterra maceratese. Secondo la ricostruzione accusatoria (il fascicolo è del pubblico ministero Rita Barbieri, mentre oggi in aula era presente il pm Vincenzo Carusi) il 44enne si sarebbe avvicinato alla minorenne dicendole che stava sostituendo il proprietario della palestra e che se aveva bisogno di aiuto per eseguire gli esercizi lui avrebbe potuto aiutarla. Pensando che fosse un personal trainer la minore aveva accettato la proposta, ma ben presto si era resa conto che le cose stavano diversamente.
Con il pretesto degli esercizi, infatti, il 44enne avrebbe iniziato a toccarle le cosce e le parti intime, la ragazza allora si era allontanata in un’altra sala ma lui l’avrebbe seguita e con la scusa che stava facendo male un esercizio si sarebbe avvicinato di nuovo toccandole il sedere. La 16enne allora si sarebbe spostata nuovamente ma lui l’avrebbe raggiunta e palpeggiata. A quel punto, non sapendo più come uscire da quella situazione (al momento dei fatti sembra che imputato e persona offesa fossero soli in palestra), la 16enne avrebbe finto di telefonare ad un’amica e dopo essersi allontanata di qualche metro aveva preso le proprie cose ed era fuggita dalla palestra.
Il passo successivo fu la denuncia. Nei confronti del 44enne venne disposta anche la misura degli arresti domiciliari per diversi mesi prima di essere attenuata. Oggi l’uomo, tramite il proprio legale Renato Coltorti, ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa. La minore era invece tutelata dall’avvocato Marco Massei.