JESI – Pasticceria Zoppi in lutto per la scomparsa, avvenuta stanotte alle 3 nella sua abitazione, dello storico fondatore Elio. Novantuno anni, grinta da vendere e un forte amore per quella sua creatura che aveva messo in piedi insieme al fratello Alberto negli anni Sessanta e di cui ha continuato a informarsi fino all’ultimo.
Lungimirante e intraprendente, ha trasmesso i suoi valori ai due figli Armando e Luciano. Avrebbe spento le sue 92 candeline ad aprile, ma a causa di un malore che lo ha colpito il giorno dell’Epifania, le sue condizioni di salute sono progressivamente peggiorate fino al drammatico epilogo di stanotte quando Elio ha raggiunto l’amata moglie Rosetta Pigliapoco, che era mancata all’amore della sua famiglia nel maggio 2020.
«Era un padre straordinario, una persona buona che ci ha insegnato a guardare avanti con ottimismo e coraggio – lo ricordano con commozione i figli Armando e Luciano che oggi scrivono il futuro della storica pasticceria di via San Francesco – anche se da una ventina d’anni non stava più dietro al bancone della pasticceria, continuava a informarsi su come andassero le cose, veniva spesso e parlava con i collaboratori. Una presenza importante per tutti noi».
La storia della pasticceria Zoppi inizia nel lontano 1968 grazie ai fratelli Elio e Alberto Zoppi: pochi sanno che agli inizi la pasticceria era ubicata in un piccolo locale nello stesso quartiere dove l’idea imprenditoriale di Elio si fuse con l’artigianalità di Alberto, esperto pasticcere. Nel 1970, furono proprio i fratelli Zoppi a mettere in piedi – nel locale dell’attuale pasticceria – la prima pizzeria al piatto della città. «Una pagina di storia anche cittadina – dice ancora Armando – se ne ricordano in pochissimi. Io avevo 15 anni… babbo e zio facevano pizza al piatto, antipasti veloci, spaghetti e penne. Un menù semplice, ma all’epoca per mangiare una pizza al piatto c’eravamo solo noi, oppure una pizzeria a Moie, una a Staffolo e una a Marina di Montemarciano. Pensate che 2 pizze al piatto e una birra costavano 1.050 lire. Avevamo 120 posti, altri tempi…».
Elio è sempre stato avanti con le idee. Poi la decisione di portare avanti solo la pasticceria, con una storia bella e ricca di dolcezza e di soddisfazioni che ancora oggi si rinnova grazie a passione, competenza e amore per il proprio mestiere. Nel 2018 avevano festeggiato i 50 anni di attività. Quando Elio e Alberto hanno lasciato la società sono subentrati i figli, Armando e Luciano, poi il socio Sandro Genangeli. Ancora oggi Zoppi è una grande famiglia prima ancora che una solida realtà artigianale. Una grande famiglia che si stringe con commozione a Luciano e Armando nell’ultimo saluto al caro Elio. La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria David-Icof, da domani sarà possibile fare una visita. I funerali saranno celebrati martedì alle ore 11 alla chiesa Regina della Pace. Tanti non vorranno mancare a quest’ultimo saluto, stringendosi al dolore di Armando e Luciano, della nuora Sabrina, dei nipoti Manuela, Martina, Leonardo e Lorenzo e di quanti gli hanno voluto bene.