Cronaca

Perseguita la ex e posta su un social una sua foto seminuda: 32enne patteggia

Dovrà seguire un corso per persone maltrattanti. I fatti erano avvenuti in un comune dell'entroterra Maceratese tra il 2022 e l'inizio del 2024

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Insulti, spinte e messaggi minacciosi verso la ex dopo essere stato lasciato, un giorno posta sul proprio profilo Instagram una foto di lei seminuda. Ieri un 32enne di un comune dell’entroterra maceratese ha patteggiato 10 mesi di reclusione per stalking e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite, avrà la sospensione se svolgerà lavori di pubblica utilità presso il Comune di residenza per quattro mesi, inoltre dovrà seguire un corso per persone maltrattanti.

I fatti contestati erano avvenuti nel periodo compreso tra marzo del 2022 e il 1° gennaio di quest’anno. In base a quanto denunciato all’epoca dalla giovane che oggi ha 25 anni, dopo che lei aveva deciso di mettere la parola fine alla loro relazione, l’ex fidanzato l’avrebbe perseguitata abusando anche di alcol e assumendo droga. L’avrebbe spinta e insultata anche davanti ad altre persone. Tutto questo per gelosia. Per un periodo si erano riappacificati ma da settembre del 2023 lui avrebbe ripreso a insultarla e umiliarla. Per l’accusa il giovane avrebbe inviato alla ex, al padre e a una sua amica messaggi dal contenuto ingiurioso e minaccioso, poi un giorno sul proprio profilo Instagram aveva pubblicato una foto della ragazza seminuda. A Capodanno i due si erano incontrati in una discoteca e lui l’avrebbe di nuovo insultata. Per questi comportamenti la giovane era stata costretta a ricorrere al supporto di una psicologa.

Ieri il processo è stato celebrato dinanzi al giudice del Tribunale di Macerata Domenico Potetti, il 32enne tramite l’avvocato Alessandro Bosoni ha chiesto di poter chiudere la propria posizione con un patteggiamento concordando con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di 10 mesi, con la sospensione subordinata a 4 mesi di lavori per il Comune dove è residente. In più dovrà partecipare a un corso per persone maltrattanti. Nel processo la vittima era parte civile con l’avvocato Bianca Verrillo.

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