Cronaca

Pesaro, droga e armi nel garage a Pantano, dopo la donna anche il marito nei guai

L'inchiesta dei carabinieri di Cattolica era iniziata in autunno e ha portato a nuovi sviluppi nei confronti del 69enne che aveva tentato di scappare

PESARO – Droga e armi nel garage in via Mancini a Pantano, altri sviluppi dell’inchiesta. Dopo la donna, ora nei guai anche il marito.

I carabinieri della Tenenza di Cattolica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 69enne, emessa dalla Sezione Riesame e Appelli del Tribunale di Ancona e richiesta dal pm Cerioni della Procura della Repubblica di Pesaro.

L’uomo, già detenuto nella casa circondariale di Rimini, si è visto notificare il provvedimento cautelare in cui l’Autorità Giudiziaria gli ha di fatto contestato la complicità nei fatti di reato che lo scorso 25 novembre del 2019 avevano portato all’arresto di sua moglie C.E., sorpresa – sempre dai militari – con circa 300 grammi di eroina ed una pistola calibro 7.65 munita di silenziatore, occultati in un garage nel pesarese.

Nel corso dell’interrogatorio reso al G.I.P., la donna aveva chiamato in causa il proprio marito (in quel momento agli arresti domiciliari), attribuendo a lui la paternità di quanto rinvenuto. Le successive indagini hanno consentito, inoltre, di rinvenire – in un altro nascondiglioulteriori 400 grammi di cocaina, 100 grammi di eroina e 700 ml di metadone, nonché tutto il materiale per la pressa dei panetti di stupefacente. Una vera e propria centrale di droga che lo stesso 69enne, sentito dal magistrato, aveva riconosciuto come a lui riconducibile, nel tentativo di alleviare le pene giudiziarie della moglie.

Ma le indagini condotte in quel momento, avevano consentito di accertare anche altri fatti di reato: infatti i carabinieri avevano verificato che, il 6 dicembre 2019, proprio dopo aver reso quest’ultimo interrogatorio, l’uomo era evaso dagli arresti domiciliari e aveva tentato di acquistare un camper presso un rivenditore di Forlimpopoli nel tentativo di avviare un periodo di latitanza. Tentativo mal riuscito però, perché dopo essere sfuggito ai carabinieri veniva rintracciato dall’Arma di Cattolica il 17 dicembre e arrestato.

Nel frattempo, si era reso protagonista del tentato omicidio di un uomo che aveva tentato di investire a Forlì e per questo motivo, pende tutt’ora su di lui un ulteriore inchiesta, avviata dalla Procura della Repubblica di Forlì.

Adesso, per il 69enne, scatterà un nuovo procedimento penale, per rispondere delle nuove accuse contestate dal pm Cerioni, di detenzione e spaccio di stupefacenti, in concorso, nonché di detenzione e porto abusivo di armi e ricettazione.