Cronaca

Pesaro, furti nei negozi: due 18enni fermati. A tradirli i vestiti

Gli agenti della squadra mobile hanno incastrato due neo maggiorenni. Restano in carcere. Ecco come si è articolata l'indagine

La polizia di Pesaro

PESARO – Cinque furti nei negozi, due neo-diciottenni in carcere. A tradirli gli abiti ritrovati in una perquisizione, gli stessi usati nei furti e ripresi dalle telecamere, finiti anche sui loro profili Facebook.

Continua l’impegno della Squadra Mobile di Pesaro nel contrasto al fenomeno dei furti consumati ai danni di esercizi commerciali, particolarmente riprovevoli soprattutto in questo periodo in cui gli esercenti sono colpiti dalla difficile situazione economica derivante dall’emergenza sanitaria.

In tale contesto, gli investigatori della Squadra Mobile hanno sottoposto a fermo due giovani, appena maggiorenni, ritenuti responsabili di almeno 5 episodi di furto messi a segno tra agosto e novembre. L’ultimo in ordine di tempo quello a casa Fazi Poke.

Già da diverso tempo gli investigatori erano sulle tracce dei responsabili, di cui uno straniero.

Dopo i furti avvenuti tra fine agosto ed inizio settembre in diversi esercizi commerciali di Pesaro, che avevano fruttato qualche centinaio di euro, erano emersi i primi indizi a carico dei responsabili; tali indizi hanno consentito indagini mirate, grazie alle immagini registrate da telecamere di sorveglianza.

Il modus operandi era ormai abbastanza definito, poiché i furti venivano compiuti da due soggetti che in orari notturni s’introducevano all’interno dei locali per rubare denaro.

Il momento della “stretta” è arrivato sabato scorso, quando gli investigatori, ritenendo di aver finalmente individuato la dimora temporanea dello straniero, hanno fornito all’Autorità Giudiziaria gli elementi per l’emissione di un urgente decreto di perquisizione: in seguito, hanno rintracciato in strada il sospettato e poi, nell’abitazione del connazionale che gli aveva fornito ospitalità, è stata eseguita la perquisizione che ha consentito di ritrovare gli stessi abiti indossati dall’indagato durante uno dei furti. Presso quella abitazione era ospitato anche il secondo sospettato dei furti, neo-maggiorenne, italiano, anch’egli già evidenziatosi per comportamenti antisociali.

A conferma di tale quadro investigativo, vi erano anche le foto presenti sul profilo Facebook che rappresentavano i soggetti con gli stessi abiti trovati nell’appartamento e indossati durante i furti.

Immediati approfondimenti sulla sua posizione, sulla base degli elementi raccolti durante le fasi della perquisizione, hanno portato a formulare un quadro gravemente indiziante a carico di entrambi. Un quadro che, unitamente alla probabilità che entrambi potessero nuovamente darsi alla clandestinità, essendo senza fissa dimora e in procinto di lasciare Pesaro, hanno determinato l’adozione del fermo di polizia giudiziaria, conducendo gli indagati presso il carcere di Villa Fastiggi.

Entrambi sono stati trovati in possesso anche di una modica quantità di hashish per uso personale e, per questo, segnalati come assuntori alla locale Prefettura.

Nella mattinata di mercoledì si è svolta l’udienza di convalida, al termine della quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato il fermo e applicato nei loro confronti la misura cautelare della custodia cautelare in carcere, in considerazione del concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato soprattutto in caso di tali delitti che provocano un non trascurabile allarme sociale.

Si tratta di un brillante risultato operativo raggiunto grazie alla fondamentale e perfetta sinergia tra il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine e l’Autorità Giudiziaria, in particolare per condotte delinquenziali che generano un senso di insicurezza per la collettività.