PESARO – Una pallina di eroina termosigillata spacciata al campus. Un espediente per permettere ai pusher di ingerirla qualora la situazione degeneri, ma questa volta lo spacciatore non ha fatto in tempo e i poliziotti lo hanno arrestato.
Non si ferma l’attività del personale della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile di Pesaro, mirata a contrastare lo spaccio di tutte le tipologie di sostanze stupefacenti; sia quelle in larga parte destinate ai giovanissimi, come ad esempio la marijuana, o a quei soggetti assuefatti alle droghe sintetiche e frequentatori di feste rave, che quelle, come la cocaina e l’eroina, generalmente smerciate a consumatori più adulti.
Nella scorsa settimana l’attività si è concentrata su alcuni soggetti stranieri responsabili dello spaccio di stupefacenti nei pressi del parco Miralfiore di Pesaro. Gli agenti della Squadra Mobile hanno acquisito informazioni circa un giovane nigeriano al centro di un’attività di spaccio, il quale, al fine di evitare i quotidiani controlli delle forze dell’ordine, aveva da poco spostato la propria zona d’azione dal parco pubblico, all’area del campus scolastico di via Nanterre.
Venerdì scorso gli agenti si sono appostati al Campus, fra l’altro frequentato, in quel momento, da numerosi giovani che dovevano sostenere le prove dell’esame di maturità.
I poliziotti hanno avuto così modo di notare lo straniero in questione avvicinare un noto assuntore di stupefacenti ed effettuare con questi uno scambio “mano a mano”, estremamente sospetto. L’immediato intervento degli agenti ha consentito di bloccare e di arrestare lo spacciatore, nonché di sequestrare una “pallina” contenente una dose di eroina del peso di 1,3 grammi.
Addosso, oltre ai 50 euro ottenuti dalla cessione della dose, anche 280 euro, presumibilmente il provento di ulteriori episodi dispaccio e diversi telefoni cellulari utilizzati per condurre tale illegale attività.
Lo straniero, su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato condotto presso la locale Casa Circondariale. Nella mattinata odierna il Gip del Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto e ha disposto nei confronti del medesimo la misura cautelare della custodia in carcere.
Significativo di quanto oramai gli spacciatori abbiano affinato il loro modus operandi è il fatto che gli stessi, oltre a non portare addosso più della dose e delle poche dosi richieste dal cliente, confezionino la droga avvolgendola con vari strati di cellophane, termosigillando ogni strato, dandogli la conformazione di una piccola pallina, in maniera da poterla tenere in bocca e all’occorrenza ingerirla, rendendo così vano l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.