MACERATA – Si è svolta questa mattina in Tribunale a Macerata l’udienza preliminare a carico di un operaio 51enne camerte accusato di rapina pluriaggravata. Secondo la ricostruzione della procura – il fascicolo è del sostituto procuratore Margherita Brunelli, ma oggi l’accusa era sostenuta in aula dal pm Rosanna Buccini –, il 29 dicembre del 2017 l’uomo, con il volto coperto, aveva aggredito un commerciante di Casette Verdini di Pollenza, all’epoca 75enne, mentre si recava in banca per depositare dei soldi.
L’anziano aveva 400 euro nel portafoglio ed era quasi arrivato all’istituto di credito che si trova a pochi metri dal suo negozio (un alimentari – tabaccheria) quando era stato raggiunto alle spalle da un uomo. Il commerciante inizialmente pensò a uno scherzo ma poi entrambi caddero a terra e il rapinatore riuscì a sfilargli il portafoglio dalla tasca dei pantaloni. Le urla del 75enne richiamarono l’attenzione dei passanti e di alcuni dipendenti della banca che intervennero rincorrendo il rapinatore. Il malvivente riuscì a scappare ma gettò a terra il portafoglio con i soldi insanguinati. Lo stesso giorno il commerciante andò dai carabinieri per denunciare l’accaduto e, tramite le testimonianze raccolte e i filmati registrate dalle telecamere, i militari dell’Arma in poco tempo riuscirono ad individuare l’autore: l’operaio camerte.
Accusato di rapina pluriaggravata (perché aveva il volto travisato e aveva commesso il reato su una persona ultrasessantacinquenne, ndr), questa mattina il suo legale, l’avvocato Luciano Pacioni, ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare Giovanni Maria Manzoni di procedere con il rito abbreviato condizionato all’audizione del commerciante e alla produzione di documenti che attestano il percorso riabilitativo svolto dal 51enne per guarire dalla ludopatia.
L’uomo, infatti, da gennaio del 2018 a marzo del 2019 ha frequentato regolarmente un gruppo di auto mutuo aiuto di un’associazione di volontariato maceratese finalizzato alla cura e al trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo. I membri di questa tipologia di gruppi si offrono l’un l’altro sostegno psicologico imparando nuovi metodi per affrontare i problemi e, va detto, non si tratta di gruppi terapeutici né gruppi ricreativi o sociali. Il gup ha disposto un rinvio al prossimo 29 ottobre per decidere sull’eventuale accoglimento o meno della richiesta presentata dal legale dell’imputato.