POLVERIGI – Genuino Galassi, 84 anni, per cinquanta ha portato avanti la Sige di Polverigi, azienda leader nella realizzazione dei cestelli, fondata da lui e dal fratello. La notizia della sua scomparsa ieri notte (2 maggio) ha scosso le comunità dell’hinterland anconetano. Complicanze dovute al Covid l’hanno strappato alla vita all’ospedale di Torrette. Un uomo innamorato del suo lavoro, del suo territorio e dei suoi giovani era Galassi, conosciuto e stimato da tutti. Generoso e sempre presente nel sostegno alle iniziative formative, scolastiche di volontariato. Un campione della vera imprenditoria marchigiana cui Polverigi ed Agugliano soprattutto devono molto.
In queste ore tantissimi sono gli attestati di stima che sono arrivati alla famiglia.
Il sindaco di Polverigi Daniele Carnevali, ieri mattina all’inaugurazione del punto vaccinale dell’Unione dei Castelli, ha detto: «Purtroppo questo maledetto virus si è portato via un altro concittadino. Ognuno di noi conosce e sa chi è Genuino, quanto ha fatto e si è speso per la nostra comunità, un imprenditore illuminato e innamorato di Polverigi. E’ una perdita enorme, per la sua azienda e per tutti noi. A nome di Polverigi e dei polverigiani esprimo una sincera vicinanza alla famiglia e al dolore profondo che l’ha colpita. Ciao Genuino».
Conosciutissimo anche a Osimo dove ha abitato per tanti anni. Il presidente del Consiglio Giorgio Campanari, in nome della città, afferma: «Non solo è stato uno dei più illuminati e coraggiosi imprenditori marchigiani ma anche un grande uomo e leader visionario, che guardava sempre al futuro con speranza e fiducia, che sapeva essere esempio e faro per ciascuno dei dipendenti della Sige. Personalmente porto dentro il ricordo di un uomo saggio, ottimista e combattivo, che sapeva dare consigli preziosi, sul lavoro e sulla vita, ai giovani che incontrava per la sua strada. Ogni chiacchierata con lui era occasione di crescita e arricchimento personale, ogni volta si aveva l’opportunità di imparare qualcosa. Vissuto ad Osimo Stazione per oltre 40 anni, viene ancora ricordato con affetto da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Condoglianze sincere a tutta la straordinaria famiglia Galassi e al consigliere comunale osimano e amico Giorgio Brandoni per la perdita del caro zio».
È lutto nel mondo dell’imprenditoria. L’imprenditore Diego Mingarelli, amministratore unico della Diasen di Sassoferrato e vicepresidente delle Pmi in Confindustria e della federazione degli industriali europei: «Ricordo l’amico imprenditore sempre appassionato e con lo sguardo rivolto al futuro, con la parola “giovani” ripetuta con la costanza di un credo profondo in ogni suo intervento in associazione industriali. Il suo nome, Genuino, racconta più di qualsiasi aneddoto un uomo straordinario e un imprenditore capace di rappresentare l’essenza di quell’imprenditorialità marchigiana e italiana che partendo dalle periferie produttive, dalla sua Polverigi, ha saputo aprire una finestra sul mondo conquistando spazi, notorietà e reputazione. Mai come stavolta “nomen omen”».
Il Polverigi basket lo piange e in queste ore ha preso una decisione: «È stato fondatore della nostra Asd assieme al nostro presidente Mauro. Ci stringiamo commossi, addolorati e riconoscenti alla famiglia. Conoscendo Genuino abbiamo deciso di non interrompere le nostre attività perché siamo sicuri lui avrebbe voluto così. In nome della vita e della sua bellezza. Che la sua forza, il suo ottimismo e la sua tempra siano e restino con noi».
Il gruppo di opposizione Siamo Polverigi aggiunge: «Polverigi perde una persona che ha dato tanto al territorio, sia in termini di occupazione, sia per le parole che ha utilizzato nei confronti di ognuno di noi, mai banale, sia per come ha esportato il brand Polverigi e della sua azienda in provincia, in regione, in Italia e nel mondo. Il parco giochi, la squadra di basket sponsorizzata dalla sua azienda, la partecipazione agli eventi di paese, le mascherine donate ai polverigiani sono solo alcune impronte con le quali ha voluto legare in modo indissolubile e permanente il suo nome, quello della sua famiglia e quello della sua azienda a Polverigi. Tanti polverigiani ci lavorano alla Sige e ci hanno lavorato anche come primo lavoro, durante le vacanze scolastiche. A noi non resta che tramandare ai nostri figli il suo insegnamento e il suo stile. Nella vita anche se si parte con poco, si possono raggiungere grandi obiettivi: servono amore, passione, determinazione, voglia e mai arrendersi di fronte alle difficoltà che si possono incontrare lungo il percorso. Lui ne è la dimostrazione».
Tutti sono stretti attorno alla moglie Bruna Pizzichini e ai figli Moira e Moreno. I funerali saranno celebrati giovedì 6 maggio alle 15 nel piazzale della Sige ma da domani (martedì 4 maggio) la salma sarà esposta nella casa funeraria Re in via dei Tigli a Padiglione di Osimo. La famiglia non ha chiesto fiori ma opere di bene.