Cronaca

Portavano eroina in tutto il centro Italia, maxi operazione all’alba: 24 arresti

I Carabinieri di Macerata, coadiuvati da quelli di Fermo, Teramo, Roma e Latina, il Nucleo Elicotteri di Pescara, i Nuclei Cinofili di Pesaro e Chieti, hanno concluso l'operazione "DARAGA". La filiera criminale aveva come base l'Hotel House di Porto Recanati. Arrestate 16 persone in flagranza di reato e denunciate altre 14

MACERATA- Sono ventiquattro le persone arrestate nelle prime ore di questa mattina, 17 dicembre: si tratta di cittadini di origine pakistana o afghana, domiciliati in diverse regioni del centro Italia, responsabili, a vario titolo, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri del Comando Provinciale Macerata, coadiuvati da quelli dei Comandi Provinciali di Fermo, Teramo, Roma e Latina, con il supporto di un velivolo del Nucleo Elicotteri CC di Pescara, del personale dei Nuclei Cinofili CC di Pesaro e Chieti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Macerata, Dott. Giovanni Maria Manzoni. L’operazione, “DARAGA”, è stata coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Dott. Giovanni Giorgio.

La filiera criminale aveva come principale base logistica, usata anche per nascondere la droga, in particolare eroina, da tagliare, il condominio multietnico Hotel House di Porto Recanati,  oltre ad un casale nel comune di Montecassiano ed un’abitazione di Potenza Picena.

L’attività investigativa era iniziata nel mese di settembre 2019, a Potenza Picena, quando le attenzioni degli carabinieri del Nucleo Investigativo di Macerata si sono concentrate su uno degli attori protagonisti della vicenda. M.A, pakistano pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti, con l’aiuto di alcuni connazionali, faceva giungere da fuori regione la droga che, una volta tagliata e confezionata, veniva immessa sul circuito e sul mercato all’ingrosso e al dettaglio.

Le investigazioni hanno anche permesso d’individuare diversi canali di approvvigionamento della droga proveniente dall’Afghanistan e dal Pakistan, che giungeva in Italia tramite la Grecia, seguendo la rotta balcanica privilegiata dai corrieri. I soggetti si rifornivano anche da alcuni mercati presenti sul territorio italiano, al di fuori delle Marche. Al fine di eludere eventuali controlli, l’eroina pura arrivava in provincia impacchettata all’interno di confezioni di prodotti dolciari, barrette di cioccolato, confezioni di caramelle, termosaldate, identiche per fattezze, peso e dimensioni alle originali, o trasportata dai “corrieri” che viaggiano con mezzi pubblici e la occultavano all’interno di bagagli, sotto la suola delle scarpe, o, in alcuni casi, grazie a degli “ovulatori”, la ingerivano direttamente.

Oltre alle 24 persone di cui tratta la misura cautelare odierna, durante le indagini, durate oltre un anno, sono state arrestate altre 16 persone in flagranza di reato e deferite in stato di libertà altre 14. Sono stati sequestrati 6 chili e 100 grammi di “Eroina Pura”. Grazie alle numerose testimonianze dei consumatori, si è ricostruito l’ingente giro d’affari creato dagli arrestati che, solo nel corso dell’anno 2019, avrebbe fruttato oltre 500.000 euro. La maggior parte dei proventi dell’attività di spaccio veniva reinvestita per l’acquisto di ulteriore sostanza stupefacente e per il sostentamento di tutti gli indagati in Italia.