ASCOLI – Un 22enne di origine albanese, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Porto d’Ascoli in collaborazione con i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Benedetto del Tronto, perché ritenuto responsabile di detenzione di sostanza stupefacente ai fini spaccio.
I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando i carabinieri nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dei reati connessi agli stupefacenti, hanno proceduto al controllo di un giovane che si muoveva con fare sospetto a ridosso del litorale ricadente nella frazione Porto d’Ascoli. Nel momento in cui il giovane si accorgeva di essere stato notato estraeva dalla tasca un piccolo contenitore in plastica tentando di disfarsene senza successo poiché il rapido movimento per farlo cadere a terra veniva notato dai carabinieri che lo recuperavano riscontrando che all’interno dello stesso erano contenuti 17 involucri di cocaina.
Scaturivano quindi ulteriori accertamenti finalizzati all’individuazione del domicilio della persona, dove potevano essere rinvenuti ulteriori elementi di prova, anche nella considerazione che la stessa risultava provenire da altra regione del nord Italia. I militari di Porto d’Ascoli, con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Benedetto del Tronto, nonostante la reticenza del giovane a fornire indicazioni sul luogo di dimora, riuscivano a localizzare il “covo” estendendovi la perquisizione e rinvenendo ulteriori 112 dosi della stessa fattispecie di quella rinvenuta nel corso del controllo eseguito in strada, per un peso complessivo di circa un etto di cocaina.
Successive verifiche consentivano inoltre di riscontrare che per il giovane, poche settimane prima era stata emessa dal Questore di Ascoli Piceno, su proposta della Compagnia Carabinieri di San Benedetto del Tronto, la misura di prevenzione del Divieto di Ritorno nel Comune di San Benedetto del Tronto.
Pertanto l’operazione si concludeva con l’arresto del giovane albanese per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, il sequestro di tutto lo stupefacente, dello smartphone in suo possesso e della somma contante di oltre 1000 euro e con il deferimento all’Autorità Giudiziaria, per la violazione del Divieto di Ritorno.
Il 25 ottobre scorso, il giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno, ha convalidato l’arresto ed applicato, per l’indagato, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso il luogo di residenza.