PORTO RECANATI – Dopo che la storia con la ex era finita lui avrebbe iniziato a perseguitare lei (minorenne) e i suoi genitori. Oggi un 25enne di Porto Recanati ha patteggiato un anno e dieci mesi per stalking e lesioni aggravate. La formalizzazione del patteggiamento è avvenuta questa mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata Domenico Potetti.
Il 25enne, tramite i suoi legali Luca Sartini e Marcello Pierdicca di Ancona ha concordato con il pubblico ministero Enrico Barbieri la pena di 22 mesi di reclusione, pena sospesa. La ragazzina e i genitori sono invece tutelati dall’avvocato Maurizio Ballarini. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra settembre del 2020 e il 2021, prima di settembre di due anni fa l’imputato e la ex, minorenne, avevano avuto una relazione sentimentale, poi lei aveva deciso di chiudere il rapporto e lui avrebbe iniziato a perseguitarla.
Per il pubblico ministero Rita Barbieri, titolare del fascicolo, il giovane avrebbe cagionato nella minore un’ansia e una paura tali da farsi accompagnare a scuola dai genitori in orari diversi da quelli regolari di entrata e uscita. Dopo la rottura della relazione il giovane avrebbe chiamato la madre della ex dicendole che per colpa della decisione presa dalla figlia avrebbe iniziato ad abusare di alcolici e di stupefacenti.
Un giorno il 25enne sarebbe andato in un bar dove c’era la ex con la mamma e un’amica e avrebbe iniziato a insultare la minorenne, a Natale del 2020 dopo una riappacificazione avrebbe controllato il telefono della minore e dopo aver letto una chat tra lei e un suo amico le avrebbe proibito di vedere altre persone diverse da lui, comprese le amiche.
A Pasqua altre accuse e altri insulti, poi le offese sarebbero state dirette anche al padre della ex. In un’altra circostanza i due ex fidanzati si erano incontrati per un chiarimento, ma il confronto era poi degenerato, tanto che lei era salita in auto della mamma per tornare a casa ma lui avrebbe iniziato a inseguirle. Per l’accusa il 25enne si sarebbe appostato sotto casa della ex, davanti alla scuola frequentata dall’adolescente, e le avrebbe inviato numerosi messaggi e fatto tante chiamate. Un giorno l’avrebbe minacciata: «Io non ho paura dell’allontanamento, vuoi vedere come posso comunque tirarti una coltellata?», per poi afferrarla al collo e stringere finché non era intervenuto un amico di lei. Oggi, dunque, il giovane ha patteggiato la pena.