Cronaca

Porto Recanati, prelievi e acquisti nel mirino della Procura: a processo un 31enne per circonvenzione di incapace

È accusato di indebito utilizzo di carta di credito. Il fatto risale al 2022 quando avrebbe fatto da accompagnatore a un giovane sordomuto. La difesa: «Non si è appropriato di nulla, avevamo anche chiesto di acquisire i filmati delle telecamere»

Il tribunale di Macerata

PORTO RECANATI – Per l’accusa si sarebbe fatto consegnare da un giovane affetto da sordomutismo ed afasia con incapacità di esprimersi attraverso la scrittura, la sua carta bancomat e il Pin con cui avrebbe fatto prelievi illeciti e acquisti senza l’autorizzazione del titolare del conto bancario. Per questo è accusato di circonvenzione di incapace e indebito utilizzo di carta di credito un 31enne portorecanatese che lavora nell’ambito del volontariato. Questa mattina in Tribunale a Macerata si è aperto il processo a suo carico dinanzi al giudice Andrea Belli e al pm Raffaela Zuccarini. La difesa, sostenuta dall’avvocato Aldo Rino Sichetti, respinge gli addebiti: «Non si è appropriato di nulla, avevamo anche chiesto di acquisire i filmati delle telecamere di videosorveglianza per vedere chi effettuava i prelievi».

La vicenda risale al 2022 quando il 31enne, nei fine settimana, accompagnava un giovane affetto da sordomutismo ed afasia. L’accusa nei suoi confronti nasce dalla denuncia fatta dalla persona offesa e dalla mamma. Era stata quest’ultima ad accorgersi dei prelievi e dopo averne chiesto conto al figlio, i due non sarebbero riusciti a scoprirne l’origine.
Ma la difesa contesta con fermezza la ricostruzione accusatoria: «Il mio assistito non ha mai fatto prelievi con la carta del giovane né ha circuito nessuno – sottolinea Sichetti –. Quando la Procura chiuse le indagini chiedemmo che venissero controllate le telecamere o dell’istituto di credito dove erano stati eseguiti i prelievi o quelle posizionate nelle immediate vicinanze della banca, magari di privati cittadini o di esercizi commerciali proprio per appurare chi fisicamente fosse andato a prendere i soldi», questo per quanto riguarda l’accusa di indebito utilizzo di carta di credito. Per l’accusa di circonvenzione di incapace, il legale ha voluto evidenziare che la persona offesa «non ha problemi di natura psichica né uno stato tale da poter essere indotta a compiere atti dannosi per sé o per gli altri».

Oggi dunque si è aperto il processo, poi l’udienza è stata rinviata al 9 luglio del prossimo anno per sentire i testimoni dell’accusa.