PORTO RECANATI – Quattro anni e due mesi è la pena inflitta oggi dal gup del Tribunale di Macerata a un 35enne della provincia di Ancona accusato di rapina aggravata. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a sei anni. L’episodio risale al 3 novembre dello scorso anno. Quel giorno la vittima, una giovane di origine marocchina che era al parco Europa insieme alla sorellina piccola, era stata avvicinata da un uomo che puntandole contro un coltello le avrebbe detto: «Non ti faccio niente, dammi i soldi».
La giovane terrorizzata, anche perché con lei c’era la bambina, aveva consegnato tutto quello che aveva nella borsa, circa 100 euro, poi il rapinatore era fuggito. La donna chiamò subito i carabinieri per riferire l’accaduto dando una descrizione molto dettagliata dell’uomo, compreso un particolare: un vistoso tatuaggio su un braccio. I militari acquisirono anche i filmati registrati dalle telecamere posizionate in zona e al termine degli accertamenti individuarono nel 35enne dell’Anconetano l’autore della rapina.
Oggi per lui è stata fissata l’udienza preliminare dinanzi al gup Claudio Bonifazi e al pm Enrico Riccioni e il procedimento, su richiesta della difesa sostenuta dall’avvocato Davide Toccaceli del foro di Ancona, è stato discusso con rito abbreviato. Il pm al termine della requisitoria ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione, la difesa invece ha sostenuto un’altra versione: il 35enne avrebbe chiesto i soldi alla vittima ma senza minacciarla con un coltello dal momento che quel giorno avrebbe avuto con sé solo il proprio cellulare. Il giudice all’esito della camera di consiglio ha condannato l’imputato a quattro anni e due mesi di reclusione.