Cronaca

Porto Recanati, trovato con 58 chili di droga si difende: «Non sono un narcotrafficante»

Il gip ha convalidato l'arresto e disposto la scarcerazione. L'uomo, un 35enne, va ai domiciliari. Era finito in manette lunedì scorso dopo un blitz della Squadra Mobile nella sua abitazione

PORTO RECANATI – «Non sono un narcotrafficante. Ero in difficoltà economica e ho accettato di tenere in casa la droga». Si è giustificato così oggi davanti al giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi, il 35enne arrestato a Porto Recanati lunedì scorso dagli agenti della Sezione antidroga della Squadra Mobile di Macerata perché trovato in possesso di circa 58 chili di stupefacente tra hashish e marijuana.

L’avvocato Mauro Chiariotti

Difeso dall’avvocato Mauro Chiariotti, dal carcere di Montacuto il 35enne ha risposto alle domande del gip, poi il giudice ha convalidato l’arresto e disposto come misura quella meno afflittiva degli arresti domiciliari. L’operazione antidroga che ha portato a realizzare uno dei sequestri più importanti degli ultimi anni, è stata portata a termine lunedì scorso.
Era il primo pomeriggio quando gli agenti guidati dal commissario capo Anna Moffa avevano fermato il giovane mentre era a bordo della propria auto, lo stavano controllando e seguendo già da alcune settimane e lunedì è scattato il blitz. Gli agenti lo hanno accompagnato nell’abitazione in cui vive e lì avevano dato il via alla perquisizione: la droga (53,5 chili circa di hashish e circa 4 chili di marijuana) era tutta nel soggiorno contenuta in diversi borsoni. Oltre allo stupefacente i poliziotti avevano trovato anche 6.300 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio, strumentazione e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, un coltello di 29 centimetri intriso di sostanza stupefacente, una pistola scacciacani priva del tappo rosso, 48 proiettili a salve calibro 9 e sette proiettili privi di innesco calibro 38.

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