PORTO SANT’ELPIDIO – Lutto oggi a Porto Sant’Elpidio per la morte di un ragazzo di 35 anni, Mattia Casturà. Era suo il corpo che galleggiava in mare ieri pomeriggio, a circa 300 metri dalla spiaggia, in linea d’aria davanti alla postazione kitesurf che si trova accanto all’ex Orfeo Serafini zona ex Fim. Lo hanno notato alcuni kytesurfisti, allarmati dall’immobilità a pelo d’acqua. Hanno allertato i bagnini, che si sono tuffati per trarre in salvo il bagnante, ma non aveva battito. Lo hanno portato nella spiaggia libera poco distante la zona riservata al kytesurf e hanno tentato disperatamente e a lungo di rianimarlo. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Oltre ai bagnini sono intervenuti i sanitari della Croce Verde e dell’automedica, ma hanno soltanto potuto constatare il decesso avvenuto presumibilmente per annegamento. Sul posto è intervenuto anche il medico legale, insieme alla Capitaneria di Porto e ai Carabinieri. Il medico legale, da un primo riscontro, avrebbe ipotizzato che il decesso risalirebbe a 10 o 12 ore prima del ritrovamento del corpo. Ma sarà l’autopsia a chiarire ogni dubbio. Il corpo non presentava segni di violenza o di traumi. Si fa strada dunque l’ipotesi del malore fatale. Solo in tarda serata, gli inquirenti sono riusciti a dare un nome a quel poveretto che non aveva con sé i documenti di identità. Ad aiutare gli investigatori a identificarlo e rintracciare dunque la famiglia, è stato il sindaco Massimiliano Ciarpella accorso sulla spiaggia insieme all’assessore Enzo Farina: hanno riconosciuto il 35enne Mattia Casturà, un ragazzo elpidiense buono, riservato, molto amante dei cani. I genitori sono stati raggiunti dalle autorità per l’agghiacciante notizia. Un comprensibile choc, specie per la mamma. Il sindaco ha listato a lutto la sua pagina Facebook istituzionale con un breve pensiero. «Ci lascia oggi un’altra giovane vita, un nostro concittadino trovato morto nel pomeriggio in mare. Rivolgiamo un abbraccio ed un sincero pensiero di vicinanza ai familiari».
