Cronaca

Rapporti sessuali con una minorenne, 71enne condannato a sette anni

La sentenza oggi in Tribunale a Macerata. L'imputato dovrà pagare 10.000 euro di provvisionale. Aveva conosciuto la ragazzina in un campus estivo organizzato da una parrocchia. Gli episodi risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2015

violenza sulle donne, violenza di genere

MACERATA – Violenza sessuale al campus estivo, anziano condannato a sette anni di reclusione. Lo hanno stabilito oggi i giudici in composizione collegiale (presidente Roberto Evangelisti) del Tribunale di Macerata che hanno accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Stefania Ciccioli condannando l’imputato, un uomo di 71 anni del Fermano, a sette anni di reclusione.

Le contestazioni risalgono al periodo compreso tra luglio del 2014 e lo stesso mese del 2015. All’epoca l’uomo era impegnato come volontario in un campus estivo, un Grest (gruppo estivo, ndr), organizzato da una parrocchia in un comune del Maceratese. Dava una mano agli organizzatori nelle questioni logistiche, ed è lì che aveva incontrato una ragazzina non ancora maggiorenne: la giovanissima aveva 17 anni, stava attraversando un periodo delicato e aveva un piccolo ritardo cognitivo, ma nonostante le difficoltà era impegnata a educare i bambini che erano al campus. All’epoca nessuno si accorse di nulla, ma un anno dopo la zia della ragazzina, sfogliando il diario della nipote, lesse ciò che nei mesi e nelle settimane precedenti era accaduto tra la minore e quell’uomo più grade di lei di circa 50 anni.

La zia denunciò i fatti all’autorità giudiziaria chiedendo che venissero accertate le responsabilità dell’uomo. Così la vicenda finì all’attenzione della procura, nel corso delle indagini venne affidato l’incarico a uno psichiatra per accertare se la ragazzina fosse attendibile e capace a testimoniare, e il perito concluse che sì, le parole della minore erano da considerare attendibili. Furono eseguiti ulteriori accertamenti anche sui tabulati telefonici dai quali venne fuori che l’uomo, nel giro di alcune settimane, avrebbe chiamato la ragazzina centinaia di volte. Per la procura l’uomo avrebbe approfittato dell’inconsapevolezza e dell’innocenza della 17enne per avere con lei rapporti sessuali anche completi, da qui l’accusa di violenza sessuale aggravata.

Oggi in Tribunale la discussione: il pubblico ministero Stefania Ciccioli ha concluso la requisitoria chiedendo la condanna dell’imputato a sette anni di reclusione, alla richiesta si è associato l’avvocato di parte civile Maurizio Forconi nominato dall’amministratore di sostegno Silvia Acquaroli. Ha rigettato le accuse il legale della difesa, l’avvocato Roberto Gentilucci, sostenendo che l’imputato non ha mai avuto rapporti con la minorenne. Poi la camera di consiglio e la lettura del dispositivo: sette anni di reclusione e il pagamento di 10.000 euro di provvisionale alla parte civile.