Cronaca

Urbino, scomparsa Riccardo: telefonate anonime con urla strazianti. Il legale: «Sporte due denunce»

Il giovane 19enne non si trova da giorni, dopo l'appello a Chi l'ha visto? la famiglia e l'avvocatessa Fabbri hanno avuto varie chiamate. La sua auto ritrovata al Furlo. Ecco cos'è accaduto

Riccardo Branchini

URBINO – Chiamate anonime e denunce. La mamma di Riccardo Branchini – il 19enne di Acqualagna scomparso dal 13 ottobre – e la legale della famiglia Elena Fabbri, hanno ricevuto varie chiamate di mitomani dopo la scomparsa di Riccardo. L’avvocata ha già depositato due denunce in Procura.

«Purtroppo ieri la situazione è degenerata – riferisce al Ducato Fabbri – Una quantità sterminata di chiamate, difficili da quantificare, dall’alba fino al cuore della notte. Sono iniziate dopo la puntata di Chi l’ha visto? di mercoledì 23 ottobre. C’è chi finge di essere Riccardo, chi chiede dei soldi e chi al telefono fa delle urla strazianti come se gli stessero facendo del male. Alcuni utilizzano anche un simulatore vocale per generare la voce di un bambino».

Per la legale si tratta di un gruppo coordinato di persone: «Agiscono tutti nella stessa modalità, sembrano essere guidati da una persona che fa telefonate più gravi con l’anonimo. E poi 50/60 con i numeri visibili. Alla minaccia di una denuncia si giustificano tutti allo stesso modo: “Ho sbagliato numero, ho composto numeri a caso, ha chiamato mio figlio o mio fratello più piccolo. Ho addirittura pensato che fosse una sfida sui social”. È particolarmente stressante per la famiglia – dice l’avvocata -. Può immaginare una mamma a cui è scomparso il figlio ricevere chiamate del genere. L’ho trovato abbastanza inquietante e sgradevole». Per questo Fabbri ha sporto già due denunce alla Procura.