Cronaca

Rogo alla Fork lift di Osimo, ore per domare l’incendio tra fumo nero e bombole di gas a rischio esplosione

Installate cabine di monitoraggio dell'aria e dell'acqua nella zona industriale di via dell'Artigianato, nella zona di via Monsignor Oscar Romero e in zona Molinaccio

La fase finale dello spegnimento dell'incendio
La fase finale dello spegnimento dell'incendio

OSIMO – Solo nel tardo pomeriggio di ieri (8 marzo) si sono concluse con un’accurata bonifica, per escludere la riattivazione delle fiamme, le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato attorno alle 11 alla Fork lift service, attività di commercializzazione e manutenzione di carrelli elevatori. L’immobile si trova in un capannone, della superficie di circa 500 metri quadrati dove lavoravano 12 persone, ubicato nella zona industriale di San Biagio di Osimo.

L’attività di soccorso è stata condotta da 28 vigili del fuoco e 9 automezzi provenienti dalle sedi di Osimo, Ancona, Jesi e dall’aeroporto di Falconara Marittima, coordinati dal funzionario di servizio. Le operazioni sono state rese particolarmente difficili e critiche dal denso fumo nero che si levava dall’incendio, per la presenza di bombole di gas a rischio esplosione e per i liquidi infiammabili depositati che sono stati costantemente monitorati con l’impiego di termocamere ad infrarossi.

Le indagini sulle cause sono ancora in corso da parte della Polizia. Installate subito cabine di monitoraggio nella zona industriale di via dell’Artigianato, nella zona di via Monsignor Oscar Romero e in zona Molinaccio, per il campionamento della diossina e altro ma non è stato rilevato nulla. Controllati depuratore e scolmatori in loco e nessun problema è stato evidenziato dopo aver fatto il campionamento monte e valle.

Sconcerto tra i due soci titolari che dicono, tra i denti, di essere sotto choc e di non aver fermato la produzione.