Cronaca

In 4 rubano rame nel depuratore di Jesi ma abbandonano l’auto: ladro identificato dalle impronte. Si cercano i complici

Due i colpi nell'area del depuratore di Jesi. I carabinieri identificano un ladro dalle impronte lasciate nella vettura abbandonata lì vicino

carabinieri generica

JESI – Avevano preso di mira il depuratore di Jesi. Due i colpi messi a segno a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Una persona denunciata. Indagini in corso per identificare i complici. Ecco i fatti. La notte del 12 febbraio scorso, almeno quattro persone, tutte mascherate, si sono introdotte all’interno della relativa area ed avevano tranciato ed asportato una consistente porzione di cavi in rame dell’impianto elettrico. Ingente il danno, stimato in 70.000 euro circa. Quasi certamente in quella circostanza si erano resi conto che vi era ancora altro materiale da razziare e così, quindici giorni dopo, sono tornati in azione prendendo di mira l’area di essiccamento termico. Ben 1.634 i metri di cavo elettrico unifilare in rame tranciato ed asportato, del valore stimato di 65.000 euro. Stavolta, però, qualcosa è andato storto. A pochi metri dall’area del depuratore, i malviventi avevano abbandonato l’autovettura utilizzata per gli spostamenti: mezzo, questo, che risultava essere stato asportato a fine dicembre 2023 in un Comune della provincia de l’Aquila.

Le indagini sono state curate dai carabinieri della Stazione di Jesi. Nel corso degli accertamenti tecnici, svolti da personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, all’interno dell’autovettura erano state trovate delle impronte, inviate, poi, ai laboratori del Ris Carabinieri di Roma. All’esito delle attività di comparazione è stato possibile identificare e denunciare all’autorità giudiziaria uno degli autori del furto, un 38enne straniero, con precedenti per analoghi reato.

Gli accertamenti svolti dai Militari della Stazione di Jesi hanno consentito di riscontrare la presenza dell’uomo anche in occasione del furto del 12 febbraio 2024. Sono in corso ulteriori indagini al fine di identificare anche i restanti complici.