Cronaca

San Costanzo, 47enne in giro a Pasquetta con documenti falsi: arrestato

A finire nei guai un fanese sottoposto a un controllo dei carabinieri: ha detto di recarsi a comprare le sigarette al tabacchi più vicino ma aveva patente e carta d'identità false rilasciate dalla Repubblica croata

I carabinieri di San Costanzo
I carabinieri di San Costanzo

SAN COSTANZO – In giro a Pasquetta con i documenti falsi. A finire nei guai un 47enne fanese sottoposto nel pomeriggio del 13 aprile a un controllo dei Carabinieri della Stazione di San Costanzo, finalizzato al rispetto delle misure disposte dal Governo contro la diffusione del Coronavirus.

Nel weekend pasquale gli uomini dell’Arma hanno messo in campo un ingente quantitativo di forze, tra cui il supporto dall’alto del 13° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì.

Proprio durante uno di questi controlli, intorno alle 16, i militari della Stazione di San Costanzo hanno intimato l’alt alla Fiat Punto di colore grigio condotta dal 47enne: l’uomo avrebbe riferito che lo spostamento sarebbe stato dettato dall’esigenza di acquistare le sigarette presso il tabacchi aperto più vicino. Nonostante il percorso risultasse compatibile in relazione alla sua abitazione, i Carabinieri hanno approfondito le verifiche ai documenti: è emerso che la patente dell’uomo era stata sospesa per pregresse violazioni nel 2017.

Il 47enne inoltre si era avvalso di una patente di guida rilasciata dalla Repubblica croata che, fin da subito, è sembrata a dir poco sospetto; da una verifica più approfondita è emerso che l’uomo aveva con sé anche una carta d’identità valida per l’espatrio, sempre rilasciata dalla Repubblica della Croazia, che, all’esito degli accertamenti presso gli uffici di cooperazione internazionale, è risultata, al pari della patente, completamente falsa. Nessuna traccia infatti è stata rilevata presso gli archivi di quel Paese.

Il 47enne è stato dichiarato subito in stato di arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, nella mattinata del 14 aprile, ha convalidato l’arresto per direttissima. L’udienza si è svolta in videoconferenza: il fanese è stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione.