SAN GINESIO – Maltratta il padre, allontanato dall’abitazione del genitore, ci torna. È finito in carcere a Fermo un uomo 40enne. La vicenda era venuta alla luce verso la fine del mese di luglio quando i carabinieri di San Ginesio avevano iniziato a monitorare una grave situazione familiare in cui, da quanto ricostruito, il genitore era diventato oggetto di maltrattamenti da parte del figlio. Le indagini espletate hanno fatto emergere un contesto di sistematica sopraffazione e vessazioni continue, legate allo stato di tossicodipendenza e alle continue richieste di denaro, per cui l’indagato era arrivato in passato anche a danneggiare l’auto del padre, a irrompere dentro casa con la forza e a usare violenza e minacce nei confronti del genitore, tanto da indurlo in una condizione di prostrazione per le sofferenze fisiche e psicologiche quotidianamente subite. Il figlio era stato così denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Il pubblico ministero titolare dell’indagine aveva immediatamente chiesto la misura dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa e controllo attraverso l’apposizione del braccialetto elettronico, concessa dal gip del Tribunale di Macerata il 22 agosto scorso. Dopo l’esecuzione della misura, l’indagato si è recato a casa del padre violando così le prescrizioni del giudice. In particolare, dopo aver utilizzato, noncurante dei divieti, degli attrezzi da lavoro, è entrato tranquillamente all’interno dell’abitazione, dove i carabinieri lo hanno sorpreso nel corso dei controlli predisposti per vigilare sull’ottemperanza della misura e tutelare la vittima.
Per l’uomo, a questo punto, è scattato l’arresto in flagranza di reato. Il pubblico ministero, valutata la gravità delle condotte pregresse (la mancata presentazione dai carabinieri per l’apposizione del braccialetto elettronico e l’episodio che ha condotto all’arresto), ha chiesto al giudice per le indagini preliminari un aggravamento della misura cautelare, disposto nell’immediatezza. I carabinieri oggi hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere, portando l’uomo alla casa circondariale di Fermo.