Cronaca

Smantellata centrale di spaccio all’Hotel House: quattro in manette, un ricercato

Il sodalizio criminale è responsabile di oltre 4500 cessioni di droga per circa 7 chilogrammi di eroina. A coordinare le indagini è stata la Guardia di Finanza di Macerata

Hotel House
Hotel House

MACERATA – Sono quattro gli arresti effettuati dalla Guardia di Finanza presso l’Hotel House di Porto Recanati alle prime luci dell’alba di oggi, giovedì 2 luglio; una persona è al momento ricercata. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata hanno smantellato una centrale dello spaccio nel palazzone multietnico responsabile di oltre 4500 cessioni in un anno per un traffico di illeciti che si aggira intorno ai 200mila euro.


È scattata alle prime luci dell’alba di questa mattina (2 luglio), l’operazione “Half Hand” che ha permesso di assicurare alla giustizia quattro persone, di origini italiana e straniera, che all’interno del palazzone di Porto Recanati avevano messo in campo una vera e propria centrale dello spaccio. Si tratta di due cittadini pakistani, un sudanese e un italiano; tre di loro sono in carcere a Montacuto mentre una ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Una persona è al momento ricercata.

A illustrare l’operazione questa mattina il procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, il tenente colonnello Massimiliano Bolognese, comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata e il tenente colonnello Giuseppe Montagna.

Un momento della conferenza della Guardia di Finanza di Macerata


I finanziari hanno accertato oltre 4500 cessioni nel 2019 per un peso complesso di 7 chilogrammi di eroina; la droga ha fruttato ai malviventi oltre 210mila euro. «Il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti è diffuso su tuta la provincia» ha sottolineato il tenente colonnello Montagna. «È importante sottolineare – ha aggiunto il procuratore Giorgio – che all’interno dell’Hotel House vivono anche persone, di nazionalità straniera, che lavorano e conducono una vita nel rispetto della legge; tra di loro ci sono poi anche tantissimi bambini».


Il dispositivo ha visto impegnati tutti i Reparti del Comando Provinciale di Macerata, con il supporto di un’aliquota di personale specializzato Anti Terrorismo e Pronto Impiego di Ancona. Le quattro ordinanze sono state emesse dal gip Domenico Potetti a seguito delle richieste avanzate dal procuratore Giorgio e dal sostituto Enrico Riccioni.

L’OPERAZIONE
A spiegare nel dettaglio l’operazione il tenente colonnello Massimiliano Bolognese. Tutto è partito nel 2019 quando i finanzieri, durante un servizio mirato al contrasto del traffico delle sostanze stupefacenti, sono riusciti a risalire a una intensa attività di cessione di droghe pesanti, prevalentemente eroina ma anche cocaina, che avveniva all’interno dell’Hotel House.


Gli accertamenti, che si sono sviluppati con pedinamenti, osservazioni e appostamenti e supportati anche da indagini tecniche e dalla testimonianza di alcuni assuntori, hanno permesso di risalire all’identità dei responsabili e di ricostruire in maniera minuziosa tutte le cessioni di droga. I soggetti responsabili rappresentavano la centrale della droga per svariate persone, comprese tra i 20 e i 60 anni e provenienti da tutta la provincia. Nel corso delle investigazioni è emerso come spesso fossero gli stessi pusher a contattare gli acquirenti, soprattutto quando cambiavano utenza telefonica per evitare di essere rintracciati, con lo scopo di garantire una pronta “reperibilità”.


Lo spaccio avveniva nei pressi dell’Hotel House e nel casolare abbandonato che si trova vicino al palazzone multietnico sia di giorno che di notte. L’eroina veniva venduta per 30 euro al grammo e il nome dell’operazione, “Mezza Mano”, deriva proprio dal linguaggio utilizzato dai pusher e dagli assuntori per rappresentare i due grammi e mezzo di droga.

In manette sono finiti S.Y. 39enne pakistano che sarebbe il capo della centrale dello spaccio; K.H., 26enne sudanese; A.S., 33enne pakistano e A.M. 27enne italiano di origini marocchine. Tre di loro si trovano rinchiusi presso il carcere di Montacuto di Ancona mentre uno è agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Una quinta persona, destinataria del mandato di arresto, è al momento ricercata. Sono al momento in corso delle indagini da parte della Guardia di Finanza per risalire al canale di approvvigionamento dello spaccio.


Il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, impegnata costantemente nel monitoraggio dello stabile di Porto Recanati, ha espresso la sua soddisfazione per la brillante operazione condotta dal Comando della Guardia di Finanza di Macerata. «Plaudo all’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine, quotidianamente impegnate in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata, che ha nel traffico di droga uno dei proventi più redditizi del proprio fatturato illegale – ha detto Rolli -. Operazioni come questa, portate avanti dalla Guardia di Finanza con competenza e professionalità sono la dimostrazione palese di come l’attività di prevenzione e repressione di tutti i fenomeni criminali, e in particolare quelli legati al mondo della droga, sia fondamentale per tamponare una piaga che è purtroppo una delle principali cause di devianza giovanile. La presenza autorevole e rassicurante che lo Stato garantisce, rafforza nei cittadini la fiducia verso le istituzioni».