MACERATA – Ha pianto davanti al gip il 20enne che martedì scorso ha tentato una rapina al negozio di compravendita di oro “Re Mida” in viale don Bosco a Macerata. Ieri mattina dal carcere di Montacuto ad Ancona in cui è recluso dalla sera del colpo andato in fumo, il giovane è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata Domenico Potetti per la convalida dell’arresto.
Accanto a lui ad assisterlo, l’avvocato Antonella Mercuriali. Il 20enne, residente nella frazione di Villa Potenza di Macerata, ma da un anno domiciliato in un comune del nord Italia dove convive con la fidanzata, ha deciso di rispondere alle domande del gip. Ha detto di averlo fatto perché aveva bisogno di soldi per poi aggiungere: «Mi dispiace, ho fatto una stupidaggine, non lo faccio più». Successivamente, tramite il difensore, ha anticipato la volontà di risarcire il titolare del negozio di compravendita di oro che, a seguito della colluttazione con lui, aveva riportato una prognosi di sette giorni. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto poi il legale ha chiesto la revoca della misura o in subordine l’applicazione di una meno afflittiva ritenendo che non sussistessero né il pericolo di reiterazione del reato, né di fuga, ma il gip ha invece confermato la misura.
Martedì scorso, verso le 19, il giovane era entrato nel negozio indossando un cappello con visiera e una mascherina chirurgica. In tasca aveva uno spray urticante e una scacciacani (quest’ultima è rimasta in tasca fino all’arrivo della polizia quando il 20enne, per liberarsene, l’aveva gettata in un cestino), una volta dentro aveva preso il titolare alle spalle stringendolo con un braccio attorno al collo e gli aveva spruzzato lo spray in faccia, ma il negoziante aveva trovato la forza di reagire, era riuscito a divincolarsi, azionare l’allarme e uscire chiudendolo dentro al negozio. E lì il 20enne era rimasto fino all’arrivo della polizia con addosso 17.000 euro di refurtiva.