TOLENTINO – Avrebbe ridicolizzato i problemi di salute dell’allora compagna, l’avrebbe offesa, umiliata, l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali e, in ultimo, le avrebbe preso i soldi per farsi un tatuaggio. Oggi un 60enne di Tolentino ha patteggiato due anni e dieci mesi di reclusione con la sostituzione della pena detentiva in lavori di pubblica utilità.
Era accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. «Lui – ha commentato a margine dell’udienza il difensore, l’avvocato Paolo Marchionni – contestata i fatti che gli vengono addebitati, ma ha voluto chiudere sin da subito l’intera vicenda».
I fatti sarebbero avvenuti tra il 2015 e settembre del 2021 quando l’uomo avrebbe maltrattato l’allora compagna sia psicologicamente sia fisicamente. «Fai schifo, sei un elefante», «Se fossi in te metterei la testa nel cesso» e ancora «Tu ti meriti di stare male», sono alcune delle offese proferite nei confronti della donna. Per l’accusa il 60enne avrebbe controllato la compagna, le avrebbe imposto i vestiti da indossare, la sua presenza quando doveva uscire, le avrebbe controllato il telefono, avrebbe ridicolizzato i problemi di salute della donna per poi prenderle i soldi per farsi un tatuaggio. Non solo. Dentro casa le avrebbe anche impedito di aprire le tapparelle e di spostare gli oggetti e avrebbe impedito ai figli di lei di entrare in casa e di telefonare alla madre.
Nel tempo l’avrebbe anche costretta a subire rapporti sessuali. Un giorno aveva minacciato di morte e spintonato il figlio della donna che era intervenuto in difesa della madre, e poi aveva strattonato la compagna prendendola al collo. «Se so che hai fatto qualcosa contro di me, te la faccio pagare, ti ammazzo. Lo farò pagare a tutti», l’aveva minacciata. Oggi, nell’udienza preliminare davanti al giudice Domenico Potetti, l’imputato ha patteggiato con il pm Rita Barbieri la pena di due anni e 10 mesi, con la sostituzione in lavori di pubblica utilità. «Pur non ritenendosi autore dei fatti contestati, stante le dichiarazioni della signora, il mio cliente ha inteso porre fine sin da subito all’intera vicenda, senza lunghi strascichi processuali», ha commentato l’avvocato Marchionni. La donna era tutelata dall’avvocato Anna Quercetti.