FERMO – Traffico di cocaina, i carabinieri smantellano un gruppo criminale che riforniva di droga Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare. Documentate dai militari 1800 episodi di spaccio. Alle prime luci dell’alba di oggi, i carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti e di unità specializzate del Nucleo Cinofili di Pesaro Urbino, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un uomo e una donna albanesi, ritenuti responsabili in concorso di traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. L’indagine, avviata nell’inverno del 2021 dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Fermo, sotto la direzione della locale Procura fermana, ha permesso di individuare e smantellare un sodalizio criminale dedito allo spaccio ed al traffico di ingenti quantitativi di cocaina. Il gruppo criminale, formato da almeno 9 soggetti, stabili nel fermano, riforniva di cocaina numerosi acquirenti della zona. Nello specifico, la cocaina veniva redistribuita in discrete quantità con l’ausilio di spacciatori al dettaglio, perlopiù albanesi e italiani, operanti lungo tutta la fascia costiera e nell’entroterra fermano, in particolare nei territori di Porto Sant’Elpidio e di Sant’Elpidio a mare.
Gli spacciatori infatti, per eludere e evitare di essere sorpresi, vendevano prevalentemente su ordinazione, in alcuni casi con “servizio a domicilio”. In particolare l’indagine integra le complesse attività dell’operazione “Underground” che già lo scorso mese di marzo aveva portato all’arresto di 8 dei 13 spacciatori indagati, tutti facenti parte di un sodalizio dedito allo spaccio sul territorio. L’operazione “Retail” di questi giorni è pertanto da considerarsi una costola di “Underground”: gli odierni indagati, 9, si rifornivano dai soggetti destinatari delle misure restrittive già emesse a seguito di “Underground”. Il gruppo criminale si poneva ad un livello medio nella piramide della gestione dello spaccio e riforniva al dettaglio le piazze dei citati comuni di Porto Sant’Elpidio e di Sant’Elpidio a Mare. Attraverso una lunga e meticolosa attività di osservazione, analisi e riscontro, anche avvalendosi di attività tecniche di intercettazione, i militari sono riusciti a documentare puntualmente i movimenti dei componenti del gruppo criminale e definirne i ruoli nonché le modalità di gestione e controllo dello spaccio sul territorio.
L’attività d’indagine ha consentito di documentare ben 1.800 episodi di spaccio, per un totale complessivo di circa 1 chilo di cocaina stimato e per un valore di mercato di circa 80.000 euro, nonché di identificare e segnalare all’autorità prefettizia 20 acquirenti assuntori di stupefacenti, di fascia d’età compresa tra i 25 e i 45 anni, perlopiù italiani provenienti dai diversi comuni della Provincia.
Dei nove indagati, due albanesi, una donna di 42 anno e un uomo di 50, rispettivamente domiciliati a Sant’Elpidio a Mare e a Porto Sant’Elpidio, sono destinatari della misura dell’obbligo di dimora e contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ritenuti responsabili in concorso di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, già gravati peraltro da precedenti mentre per gli altri 7, un 46enne di Fermo, residente a Monte Urano, due albanesi di 42 e 38 annu, entrambi residenti a Porto Sant’Elpidio, un 60enne originario di Petritoli e residente a Sant’Elpidio a Mare, due uomini di 52 e 44 anni di Sant’Elpidio a Mare e, infine, un 43enne di Fermo residente a Sant’Elpidio a Mare, alcuni dei quali gravati anche da precedenti specifici, sono stati emessi ed eseguiti decreti di perquisizione personale e domiciliare per la ricerca di stupefacenti e le rispettive responsabilità saranno valutate direttamente in sede di giudizio – pertanto gli stessi restano indagati a piede libero. Fra gli indagati, gli unici a svolgere attività lavorativa, due albanesi operai edile e un italiano impiegato in fabbrica. In azione, nel corso dell’operazione, anche il Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro Urbino, con i pastori tedeschi addestrati, “Kevin” e “One”: sono state effettuate nove perquisizioni domiciliari, che hanno consentito di recuperare e sequestrare, modiche quantità di cocaina,vario materiale utile al confezionamento delle dosi tra cui bilancini precisione, e denaro contante provento dell’attività delittuosa.