Cronaca

Tragedia di Capodanno, ad Arquata del Tronto i funerali di Valerio. La Società Amatori Rugby: «Ha lasciato un ricordo indelebile»

Tanti i messaggi di solidarietà e cordoglio. La squadra di rugby in cui giocava il 26enne: «Un ragazzo che ha dato sempre il massimo»

Valerio Amatizi
Valerio Amatizi

ARQUATA DEL TRONTO – Si svolgeranno domani ad Arquata del Tronto i funerali di Valerio Amatizi, il 26enne di Capodacqua di Arquata del Tronto morto la notte di Capodanno a Colle San Marco, mentre cercava di spegnere un principio di incendio causato dall’esplosione di alcuni botti. Amatizi, la notte di San Silvestro, ha scavalcato una balaustra credendo che ci fosse il terreno invece è caduto in un dirupo facendo un volo di alcuni metri.

Domani 3 gennaio, alle 10:30, presso la chiesa dell’area Sae di Borgo 1, l’ultimo saluto al 26enne che è stato anche uno degli angeli del terremoto: nei momenti successivi alle scosse del 24 agosto del 2016 Amatizi ha infatti prestato soccorso alla popolazione di Arquata, uno dei paesi maggiormente devastati dal sisma.

Il giovane, che si era trasferito ad Ascoli Piceno e un anno fa aveva perso il padre, lascia la mamma Egizia e il fratello minore Matteo.
Nel capoluogo ascolano, Amatizi studiava disegno industriale in un distaccamento dell’Università degli studi di Camerino. Faceva parte della Società Amatori Rugby e aveva anche sfilato nel gruppo comunale degli armati della Quintana.

Messaggi di solidarietà sono arrivati dal rettore Unicam e da tutta la comunità scolastica, dalla Pro Loco di Arquata, dal sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti (che ha dedicato ad Amatizi il concerto di Capodanno di ieri sera), dalla presidenza della Quintana.

«Valerio ha iniziato a giocare a rugby all’età di 16 anni – racconta il vice presidente della Società Amatori Rugby, Giancarlo Oresti, che si stringe al dolore che ha colpito la famiglia -. Ha fatto tutto il percorso delle giovanili fino ad arrivare a giocare in prima squadra, in serie C Elite, con il ruolo di seconda linea. È riuscito a coinvolgere durante la sua militanza nella società ascolana amici e famiglia. Il padre, purtroppo scomparso a inizio del 2019, era sempre presente al campo da rugby durante le partite. La madre ha sempre collaborato per il terzo tempo, sia in cucina che sfornando dolci, e Valerio è riuscito a coinvolgere anche il fratello Matteo».

«Un ragazzo che ha dato sempre il massimo superando tutte le difficoltà e dividendo il suo tempo tra allenamento, scuola e lavoro. Valerio ci ha passato la palla troppo presto e non avremmo mai voluto raccogliere questo passaggio – dice Oresti a nome di tutta la società ascolana -. Ha lasciato un ricordo indelebile nella società, dai dirigenti agli allenatori fino ai compagni di squadra.  Valerio non sarà mai un ex rugbista».

Tutte le attività della Società Amatori Rugby saranno sospese nel giorno del funerale del giovane di Capodacqua di Arquata.