SERVIGLIANO – La chiamata al sindaco di Servigliano Marco Rotoni è arrivata ieri, 20 gennaio, in tarda serata: «Sì, il marito della donna mi ha detto che sua moglie è stata sottoposta a fermo giudiziario. Non so i risvolti della fase giudiziaria perché non spettano a me; noi continueremo a essere vicini alla famiglia per ogni esigenza di tipo sociale».
A parlare è il primo cittadino di Servigliano che ha confermato la notizia uscita questa mattina su alcuni quotidiani della provincia fermana e data in anteprima da Il Resto del Carlino. I carabinieri, su quanto emerso, mantengono il più stretto riserbo.
È stata fermata con l’accusa di incendio doloso (art 423 del Codice penale) e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto (art. 586 del Codice penale) la 37enne di origini bulgare, madre della bambina di 6 anni morta nella notte dell’8 gennaio in un appartamento in via Circonvallazione Cluentina a Servigliano.
LA RICOSTRUZIONE DELLA DONNA
Quella sera la donna, che si trovava da sola in casa con la bambina e con la sorellina di 4 anni, secondo quanto ricostruito da lei stessa con gli inquirenti, si sarebbe svegliata intorno alle 3:00 a causa del forte odore di fumo. Subito resasi conto che l’appartamento stava andando in fiamme, avrebbe quindi cercato di salvare le due bambine riuscendo a portare fuori la più piccola. Sempre secondo quanto riferito, avrebbe poi tentato di rientrare per salvare la figlia maggiore ma un muro di fiamme e fumo le avrebbero sbarrato la strada e la piccola sarebbe morta dentro all’appartamento a causa del rogo.
Leggi anche Incendio a Servigliano, un muro di fiamme ha impedito alla mamma di salvare la bimba. Ecco la ricostruzione
LA SVOLTA NELLE INDAGINI
Una ricostruzione che non ha convinto gli inquirenti che, a seguito delle indagini, hanno fermato la donna 37enne, come disposto dalla magistratura, in quanto indagata.
La salma della bambina non è ancora stata riconsegnata ai familiari.