ANCONA – La campagna di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno delle truffe agli anziani, promossa dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa, e messa in campo in maniera capillare in tutta la provincia, continua incessante, perché i truffatori non vanno in vacanza.
In questo periodo dell’anno, più che mai, quando i condomini delle città si svuotano perché gli abitanti vanno in vacanza, o i figli o nipoti sono al mare, è il momento ideale per i malfattori senza scrupoli approfittare della solitudine delle persone anziane ed entrare in azione. Fingendosi fuzionari dell’Inps, piuttosto che operatori del servizio di erogazione del gas o della luce oppure fantomatici avvocati patrocinanti di loro familiari, entrano nelle case riuscendo a portare via soldi e gioielli.
Ad Ancona, si ricorda, l’attività di informazione riguardo al rischio di truffe ai danni di queste fasce deboli, condotta dalla Questura e dal Comune , si è realizzata, il 16 aprile scorso, con la diffusione di una lettera a firma del Sindaco e del Questore, recapitata a domicilio, con la quale veniva sensibilizzato il corretto comportamento da tenere per evitare il rischio di truffa.
Nella seconda fase, l’attività informativa viene svolta dai Poliziotti di Prossimità attraverso incontri “porta a porta” nelle abitazioni degli anziani, con lo scopo non di creare allarmismo ma piuttosto di aiutare le persone a riconoscere gli artifici ed i raggiri di soggetti senza scrupoli e denunciarli senza esitazione, consegnando un vademecum di tre basilari regole di comportamento ed illustrando quali accorgimenti utilizzare per permettere alle forze dell’ordine di intervenire immediatamente.
In occasione di questi incontri i poliziotti hanno potuto vivere momenti di autentica empatia e vicinanza, raccogliendo storie di vita vissuta e racconti avvincenti, come quello della signora Carla su come ha sventato una potenziale truffa ai suoi danni. L’anziana signora ha raccontato che, proprio alcuni giorni prima dell’ incontro, aveva ricevuto un messaggio sulla propria utenza mobile da un ignoto che, spacciandosi per il figlio, scriveva di aver cambiato numero di telefono, pregandola di contattarlo sulla nuova utenza. La nonnina ha spiegato in modo sorridente che, grazie al modo di scrivere di questi truffatori, a suo dire “davvero dozzinale”, si è immediatamente convinta del tentativo di raggiro, non rispecchiando assolutamente il modo di scrivere del figlio, cancellando subito il messaggio ricevuto.
Altre modalità di incontri con le persone anziane si sono realizzate con riunioni nelle associazioni di volontariato, culturali o associazioni impegnate in attività di intrattenimento “over 80”. Inoltre, i poliziotti di prossimità per tutelare le fasce deboli da fatti criminosi hanno raggiunto gli anziani i luoghi da loro maggiormente frequentati, come ad esempio all’esterno delle farmacie, degli ospedali, nei mercati rionali e le Poste Italiane.
Ad oggi sono state incontrate circa a 150 persone anziane e sono già in programma altre riunioni, tra le quali con un’associazione di Collemarino.