MACERATA – Era la sera del 19 maggio 2018. Un 42enne di Castelraimondo era andato a San Severino per portare al ristorante le bomboniere per la comunione del figlio che sarebbe stata celebrata l’indomani mattina. Al ritorno, dopo le 22, all’improvviso sentì un botto e subito sul viso e tra i capelli schegge di vetro. Nell’immediatezza non era riuscito a capire cosa fosse successo, aveva solo visto il vetro del parabrezza della sua Bmw completamente lesionato. Non lo sapeva ma altre 23 persone avevano vissuto o stavano per vivere di lì a poco la stessa scioccante esperienza.
Quella stessa sera un altro sasso fu lanciato in corsa contro una Giulietta, ma non una qualunque, l’auto era quella di servizio dei carabinieri di Camerino che non ci misero molto a rintracciare l’autore del gesto: un 55enne di San Severino che raggiunto dai militari fu sottoposto all’alcoltest. L’accertamento fu eseguito due volte a distanza di alcuni minuti l’uno dall’altro, il valore della prima prova risultò 1,33 g/l, quello della seconda 1,42 g/l e nei confronti dell’uomo scattò una denuncia a piede libero. I militari segnalarono l’accaduto in procura e il sostituto procuratore Rosanna Buccini dispose ulteriori indagini per ricostruire i contorni della vicenda.
Nel corso delle indagini fu riscontrato che c’erano anche altre vittime e al termine di tutti gli accertamenti il pm contestò al 55enne i reati di danneggiamento aggravato, lesioni aggravate e guida in stato di ebbrezza: per due sere, il 3 aprile e il 19 maggio del 2018, mentre transitava lungo la strada provinciale 361 che da San Severino va verso Castelraimondo avrebbe lanciato una bottiglia di birra e sassi dal finestrino della sua Volvo contro le auto che incrociava. Solo nella sera del 3 aprile nel mirino del 55enne finirono una Opel Zafira, una Fiat Punto, una Volkswagen Polo, una Renault Clio, un’Alfa Romeo Giulietta, un’Alfa Romeo Mito, un’Alfa Romeo Gtv, una Mitsubishi Pajero, due Golf tra cui quella di un’avvocatessa e un’Audi A3, mentre il 19 maggio i sassi raggiunsero: la Giulietta dei carabinieri di Camerino, un’altra Opel Zafira, due Ford C Max, due Volkswagen Touran, una Peugeot 207, una Opel Corsa, una Bmw, una Fiat Panda, una Jeep Renegade e una Fiat Qubo.
A due giovani che all’epoca avevano 21 e 30 anni andò anche peggio, finirono al pronto soccorso, uno con un trauma contusivo all’emimandibola sinistra, l’altro con un trauma distorsivo del rachide. Per entrambi la prognosi fu di 10 giorni. In totale il settempedano colpì a sassate 23 auto, 32 invece sono le persone offese tra automobilisti e proprietari delle auto danneggiate. Nei confronti del 55enne è stato emesso un decreto di citazione diretta a giudizio e il processo a suo carico si aprirà il prossimo 21 aprile davanti al giudice monocratico Daniela Bellesi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. L’imputato è difeso di fiducia dall’avvocato Riccardo Callea.