Cronaca

Un’emorragia cerebrale strappa Yasmine, 20 anni, all’amore dei suoi cari

La tragedia si è consumata questa notte nella loro abitazione a Jesi, a nulla sono valsi i soccorsi. Lutto in città, nella comunità islamica e nelle associazioni di volontariato con cui Wahbi collaborava

Yasmine con il padre Youssef Wahbi

JESI- Una notte terribile quella appena trascorsa, una notte che si è portata via per sempre la giovane vita di Yasmine Wahbi, una ragazza di appena 20 anni. La giovane ha avuto un malore improvviso in casa, un’emorragia cerebrale di fronte alla quale non c’è stato nulla da fare. Yasmine se n’è andata per sempre, lasciando nel dolore la sua famiglia, gli amici e quanti le volevano bene. Sotto choc la città dove Yasmine e la sua famiglia – originari di Casablanca – erano perfettamente integrati. A dare la terribile notizia è stato il padre Wahbi Youssef, ex presidente del Centro culturale islamico “Al Huda” di Jesi, che sul suo profilo social ha postato una bella immagine con l’amata figlia. «Ciao amore di papà – ha scritto – e da tutta la tua famiglia. Yasmine Wahbi 20 anni, emorragia cerebrale», poche parole in arabo, cariche di un dolore inaccettabile. Yasmine era legatissima al padre, lo seguiva nelle manifestazioni, nelle iniziative solidali e culturali, pronta a far conciliare in modo intelligente la tradizione delle sue origini e della religione islamica alla cultura occidentale che aveva abbracciato.
Yasmine, ex studentessa all’Itas Galilei di Jesi, esattamente un mese fa aveva spento le sue 20 candeline festeggiando anche l’inizio di un amore. Una gioia che ha potuto assaporare per troppo poco.

Yasmine nell’immagine postata dal padre Wahbi per salutare la sua adorata figlia


A salutare con commozione Jasmine e portare l’abbraccio della città a Wahbi e alla famiglia, è stato poco fa il sindaco Massimo Bacci durante il consiglio comunale: «Purtroppo devo dare una notizia tragica, mi stringo al dolore per la perdita di Yasmine, cara, adorata figlia di Youssef, ex presidente del Centro culturale islamico. Alla famiglia le più sentite condoglianze». Il messaggio è stato subito condiviso dal presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi e via via da tutti i consiglieri che stanno intervenendo in risposta alle comunicazioni del sindaco. Anche il Nucleo Cb Om della Protezione civile comunale, di cui Youssef e Yasmine facevano parte, ha espresso il cordoglio dell’associazione. «I soci dell’Associazione di Protezione Civile Nucleo Volontariato Cb-Om Jesi esprimono le loro più sentite condoglianze al collega Youssef Wahbi e alla sua famiglia per la perdita improvvisa della amata figlia Yasmine che animata da grande spirito di volontariato era appena entrata a far parte del nostro gruppo», scrive il presidente Egidio Angelini.
Molti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando alla famiglia da tutta la Vallesina.

La salma è stata composta e vestita alla camera mortuaria dell’ospedale Carlo Urbani dove la ragazza si è spenta nel reparto di terapia intensiva. Mercoledì 2 o giovedì 3 la famiglia saluterà con la preghiera musulmana. Yasmine sarà poi sepolta al cimitero di Jesi, a terra, rivolta verso la Mecca.

«Una bruttissima notizia – le parole del sindaco di Jesi, Massimo Bacci – l’improvvisa scomparsa di Yasmine Wabhi, appena 20 anni, figlia di Youssef, per lunghi anni presidente del Centro culturale islamico di Jesi, persona tanto straordinaria lui per aver lavorato sempre ad una piena integrazione dei migranti in città, quanto giovanissima e brillante figlia di tal padre lei, già impegnata nell’associazionismo e nella protezione civile cittadina. Alla famiglia i sensi del nostro più sentito cordoglio».

«La giovanissima Yasmine – ricorda la giornalista Asmae Dachan – se ne è andata a 20 anni per un aneurisma cerebrale. Studentessa, volontaria della protezione civile di Jesi, molto attiva nel sociale, un sorriso dolce e tanta voglia di vivere. Sono vicina al dolore dell’amico Wahbi Youssef , padre di Yasmine e di tutta la famiglia e la comunità di Jesi per questa perdita immensa e inconsolabile. Possa Allah accogliere la sua giovane anima nell’alto del suo paradiso e consolare il dolore di chi la ama. Fa davvero male al cuore».

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