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Valmusone, porta a porta la truffa del centro per poveri sordomuti

Girano con una cartellina, chiedono nominativo e cap e una donazione per l'apertura di un centro per poveri sordomuti. I carabinieri hanno ricevuto diverse di chiamate di denuncia negli ultimi giorni

carabinieri

OSIMO – «Cittadini di Camerano e dintorni attenzione alle truffe: stanno girando persone finte sordomute e finti volontari all’interno di negozi. Girano con una cartellina, chiedono nominativo e cap e una donazione per l’apertura di un centro per poveri sordomuti – dice una cameranese che ha lanciato l’allarme -. Le vere associazioni hanno cartellini con riconoscimento e stand, non funziona così. Divulgate il più possibile soprattutto ai più anziani». I militari ne hanno ricevute diverse di chiamate per denunciare truffe simili. Il lavoro per arginare situazione come quelle è sempre intenso in zona, sia nei confronti di quelle porta a porta, che tanto fanno tremare i cittadini, che quelle al telefono, sempre rivolte alle fasce più deboli della popolazione.

I militari della Compagnia di Osimo a inizio mese sono stati allertati da alcuni anziani che si sono sentiti raggirati al telefono. A tutti gli effetti si trattava di truffe. Le persone nel mirino però hanno avuto la prontezza di interrompere la comunicazione con i loro interlocutori e chiamare subito il 112. Quattro i tentativi, avvenuti nei comuni di Numana, Sirolo e Castelfidardo, con l’utilizzo della stessa tecnica, quella dei finti carabinieri.

Le vittime, contattate da un uomo presentatosi come maresciallo, dopo essere state informate che un loro congiunto era trattenuto in caserma perché coinvolto in uno schianto in cui erano state riscontrate responsabilità a suo carico, sono state invitate a consegnare delle somme di denaro necessarie per la risoluzione della vicenda ad un avvocato che, in breve tempo, si sarebbe presentato nelle loro abitazioni. Ovviamente il legale non esisteva né tanto meno l’incidente.

I nuovi episodi, non portati a termine grazie alla reattività delle vittime, in realtà riaprono l’attenzione sul fenomeno, ancora presente nonostante le diverse operazioni condotte dall’Arma nel settore. Nel 2019 ad esempio c’è stata l’operazione “True justice 4” dei Carabinieri di Osimo, che segue altre tre importanti attività in tale ambito, con cui il 10 gennaio dell’anno scorso appunto è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato napoletano 67enne autore di 23 truffe.