Cultura

A tu per tu con Fabio Bernacconi

Papaveri e Papere continua nel suo percorso di crescita inarrestabile e si caratterizza come una delle associazioni fabrianesi a più alto tasso di talento. La parola al regista dell'ultimo innegabile successo

Il cast di “Uomini sull'orlo di una crisi di nervi 2” insieme a Fabio Bernacconi e Catia Stazio

FABRIANO – Era difficile far meglio, eppure si è riusciti a centrare anche questo obiettivo. Papaveri e Papere continua nel suo percorso di crescita inarrestabile e si caratterizza come una delle associazioni fabrianesi a più alto tasso di talento.

Fabio Bernacconi

Uno di questi è, certamente, Fabio Bernacconi, attore e regista. Ha firmato lui, insieme a Catia Stazio, il copione dell’ultimo successo della compagnia fabrianese andato in scena l’ultimo fine settimana di febbraio, “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi 2”, al teatro San Giovanni Bosco della Chiesa della Misericordia.

Bernacconi passata l’ubriacatura da applausi a scena aperta e standing ovation?
«Onestamente, ancora no. Effettivamente era difficile come sfida. Replicare il successo del primo capitolo, che già tanto ci ha sorpresi, visto che si tratta di una commedia in scena da quasi 25 anni, che ha sempre riscosso un grandissimo successo, ha avuto tante rappresentazioni con attori di calibro a interpretarla, poteva rappresentare il nostro Everest. Rimettersi in gioco con il sequel è stata dura, anche perché non è conosciuto come il primo capitolo. Ho, quindi, cercato di lavorare molto sul testo, inserendo battute nuove, adattandolo e accorciandolo per fargli acquisire un po’ più di ritmo. Ne è uscita fuori una commedia gradevole, da far trascorrere un’ora e mezza in allegria. Ma non solo per far ridere, ma anche per riflettere su temi quali la malattia, la paura della solitudine quando non si è più in coppia».

Gli attori dell’ultimo grande successo firmato Papaveri e Papere

Tre rappresentazioni, tre sold out, che aggiungere?
«Il nostro pubblico si è affezionato a noi e per questo non possiamo che ringraziarli. La risposta del pubblico, con molti che alla fine dello spettacolo ci hanno ringraziati, vale tantissimo e ripaga, ampiamente, tutti i nostri sacrifici».

Mi spiace evidenziare una nota dolente, ma non posso fare altrimenti. Avete avuto molti post di protesta da chi ha tentato disperatamente di trovare un biglietto e non c’è riuscito. Non vi ha inteneriti tutto ciò?
«Oggettivamente, sì. Purtroppo, per varie problematiche, non siamo andati in scena al Gentile e i posti a disposizione erano di meno rispetto allo scorso anno. Ci sarebbe molto piaciuto accontentare tutti. Comunque, c’è una possibilità ancora. Saremo, per un’unica rappresentazione, il 21 aprile, al teatro Sentino di Sassoferrato».

Scherzi a parte, si prospetta un altro potenziale tour in tutta Italia, come accaduto per il primo capitolo?
«A Fabriano, ha assistito a “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi 2” ll presidente della Unione Italiana Libero Teatro, un’associazione di categoria che aiuta le compagnie amatoriali. Ci ha invitato a partecipare a tutti i festival e rassegne in giro per l’Italia, ci sono tutti i presupposti per un altro tour».

Ne avete fatta di strada in questi dieci anni di vita.
«La compagnia Papaveri e Papere è un’associazione con cinque persone nel direttivo: Maurizia Pastuglia, Stefano Stopponi, Mauro Mori e Catia Stazio ed io. Intorno a noi operano e vengono coinvolte altre dieci persone, attori e altre mansioni. Collaboriamo con l’Amat per i servizi di accoglienza del Teatro Gentile, botteghino e maschere. Quest’ultima è una collaborazione che ci fa molto piacere e che magari potrebbe anche allargarsi in futuro».

Sono tante le iniziative che proponete, di quali andate più fiere?
«Di tutte. Da cinque anni organizziamo corsi di teatro dai 6 ai 99 anni ed è una soddisfazione vedere gli adolescenti che si avvicinano al teatro. Ci occupiamo anche di formazione sociale attraverso operatori specializzati data la delicatezza dovuta a esigenze particolari. Stiamo collaborando con la Residenza La Ceramica con appuntamenti a letture tematiche: violenza donne, immigrazione, festa della donna per l’8 marzo. Lo scorso Natale abbiamo messo in scena il canto di natale di Dickens itinerante, quindi in un modo nuovo che è molto piaciuto. In pratica gli spettatori erano suddivisi in gruppi da 15 persone, che partivano a distanza di otto minuti l’uno dall’altro, e si iniziava un percorso in vari locali de La Ceramica. Dunque, una rappresentazione molto dinamica e poco statica. Ha avuto un successo incredibile, piacendo molto ai bambini. Stiamo anche sperimentando altri ambiti teatrali, come la produzione che ha debuttato il 13 gennaio scorso, inserita nella stagione San Giovanni Bosco, chiamata ‘900, un reading teatrale, una lettura-recitata con accompagnamento musicale di Marco Agostinelli per la regia di Mauro Mori. Lo replichiamo il 25 marzo sempre al teatro San Giovanni Bosco. È un nuovo esperimento, ci piace diversificare».

Grande successo, poi, per i seminari di formazione.
«Assolutamente sì, perché ci teniamo a tenerci allenati. L’ultimo è stato con Lino Guanciale e nonostante abbiamo fatto una pubblicità localissima, sono venute persone da tutta Italia. Lino oltre a essere un bravissimo attore, è un formatore bravissimo che non per nulla è stato insignito del premio Gasmann che viene assegnato ogni dieci anni. È un artista umano, molto alla mano, un grande. È stato un grandissimo onore. Siamo al lavoro per il prossimo anno, posso solo dire che sarà un formatore giovane e molto bravo, ma non aggiungo altro. Sarà una sorpresa».

Seminario con Lino Guanciale

Con le competenze acquisite siate pronti a un ulteriore salto di qualità, magari nell’organizzazione di una vera e propria stagione teatrale. Corro troppo?
«Effettivamente ci stiamo pensando. Magari, ci proviamo il prossimo anno. Sicuramente saremo in grado di preparare un progetto molto coinvolgente per la gente. Chi lavora per sé deve anche lavorare per la città, condividerlo con il territorio e creando sinergie a tutti i livelli. La collaborazione con l’Amat ne è un esempio».