FABRIANO – Al Teatro Gentile ritorna l’opera lirica. L’appuntamento è per sabato 13 maggio (ore 21) con “La Traviata”, una delle opere più amate e acclamate del patrimonio operistico italiano sulle splendide musiche di Giuseppe Verdi. L’evento è inserito all’interno della Festa di Primavera che si svolge fino a giugno con appuntamenti di teatro, musica e danza su iniziativa del Comune di Fabriano e dell’Amat.
“La Traviata” di sabato al Gentile vedrà protagonista l’orchestra dei Cameristi del Montefeltro, ensemble di grande professionalità e talento, diretta dal maestro Stefano Bartolucci, con la partecipazione del Corpo di ballo “Accademia A. Bartolacci”, del Coro Lirico della Regina e del Coro Città Futura.
L’opera viene proposta nell’allestimento in forma scenica di tre atti. La regia è curata Julija Samsonova-Khayet, mezzosoprano internazionale al debutto come regista che ha scelto di caratterizzare l’allestimento con costumi anni Venti ed arricchire la scenografia con l’uso di video-proiezioni animate.
L’idea della Traviata, opera in tre atti di Francesco Maria Piave, venne a Giuseppe Verdi come una folgorazione, dopo le prime rappresentazioni teatrali della “Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, nel febbraio 1852. Il dramma era strato ricavato, dall’autore, da un proprio romanzo autobiografico del 1848 che era stato un bestseller della letteratura scandalistica del tempo.
“Violetta ripercorre il ricordo di una vita burrascosa, dalla quale coglie i piaceri e i dolori con lo stesso ardore con il quale i suoi amanti colgono i fiori di camelia per portarli in dono a lei. Consapevole di vivere una vita breve – afferma Julija Samsonova-Khayet – sboccia nel pieno della sua bellezza in nome dell’amore sincero e condiviso, ma non appena quest’ultimo diviene l’ostacolo della felicità degli altri, sacrifica la propria vita con la stessa rapidità. Questo amore la cambia a tal punto, che le è impossibile staccare l’anima dal corpo, impossibile tornare alla vita di cortigiana con l’indifferenza di prima, come è impossibile ai petali di camelia staccarsi dal proprio calice e cadere a terra uno dopo l’altro. Una volta appassito il fiore, cade intero dalla pianta. Una volta rinunciato all’unico motivo della sua vita, l’amore di Alfredo, l’anima di Violetta appassisce e cerca la salvezza portando alla morte pure il corpo. Il ricordo però di una donna bella e generosa rimane in noi e ogni volta che una camelia fiorisce sboccia di voluttuosa bellezza in suo onore”.
Per informazioni e biglietti (da 8 a 20 euro) rivolgersi alla biglietteria del Teatro Gentile, telefono 0732 3644.