PERGOLA- Si avvicina il tempo di Animavì e Pergola si prepara. La kermesse, al via mercoledì 12 luglio fino al 16, è dedicata al cinema alternativo e alla poesia, e si svilupperà oltre che sulla proiezione e discussione dei lavori anche sulla loro valutazione. Il festival è infatti divertimento e spettacolo, ma anche “competizione”, in quanto i registi invitati saranno votati e giudicati da alcuni professionisti della materia. Fra questi il poeta dialettale Nino De Vita. «Partecipo assai contento a questa seconda edizione di “Animavì”. E curioso e interessato dice De Vita -. Sono anche autore di alcuni libri per ragazzi, illustrati, e avverto una vicinanza fra il “cuntu”, il racconto scritto, accompagnato dalle immagini (e che sempre ha qualcosa di fantastico e di reale), e il “cuntu” che diversamente si racconta: che, nel caso di “Animavì”, si “anima”. Forme diverse per arrivare alla poesia, uno stesso modo per far partecipe gli occhi, la mente, il cuore, del desiderio di bellezza che è in noi. Ci saranno per me, ne sono certo, occasioni a Pergola per emozionarmi».
Madrina di Animavì è Valentina Carnelutti, già regista e attrice. «Lo scorso anno i giorni al festival sono stati ricchi, morbidi, generosi. Ho incontrato persone pure, che fanno mestieri diversi e libere dall’assoggettamento a politiche di potere devastanti per la cultura, per la costruzione di qualunque cosa – spiega Carnelutti -. Sono stata accolta e subito integrata, e insieme a me artisti, contadini, ragazzi e adulti, musicisti e lavoratori in ogni campo, riuniti per la curiosità e il gusto di incontrare la poesia, il disegno, con il coraggio – raro e prezioso – di dedicare del tempo a qualcosa che non ha garanzie, ma che quando funziona tocca il cuore e muove le montagne».
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