MAIOLATI SPONTINI – E’ tutto pronto per la nuova rassegna “Scrittori leggono scrittori”, organizzata dal Comune di Maiolati Spontini che si intitola “Gender”. Il via ufficiale sarà giovedì 2 febbraio (ore 18), alla biblioteca La Fornace di Moie, con la formula, ormai consolidata, degli incontri con gli autori. Oltre al consigliere delegato alla cultura Sandro Grizi, ci saranno gli intellettuali marchigiani Massimo Raffaeli e Francesco Scarabicchi, con letture di Giorgio Sebastianelli.
Come suggerito dal titolo, “Gender”, la rassegna sarà dedicata a «testi emblematici della letteratura di genere – spiegano i curatori Massimo Raffaeli e Francesco Scarabicchi – e a temi che vanno dalla storia al reportage, dalla biografia all’invenzione del presente, secondo una scansione libera e plurale. La letteratura di genere (il giallo, il romanzo nero, il romanzo storico ecc.) si basa di solito, come avviene anche al cinema, su codici convenzionali e perciò tipici della letteratura di intrattenimento per il semplice fatto che lì il lettore o lo spettatore trova sempre quello che cerca o che sa già in anticipo: avviene invece che alcuni autori “usino” i codici della letteratura di genere per piegarli a una loro personale ispirazione e dunque per creare un’opera inventiva, del tutto originale rispetto agli schemi di partenza». L’esempio più comune è di Umberto Eco con “Il nome della rosa” di cui parlerà Bruno Pischedda, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Milano, nella conversazione inaugurale previsto per giovedì 2 febbraio ore 18 Biblioteca La Fornace di Moie.
Questo vale anche per le altre opere in calendario: la ‘poesia impegnata’ di Franco Fortini a cura dello storico della letteratura Donatello Santarone (9 febbraio), il ‘giallo’ di Osvaldo Soriano introdotto dal romanziere Carlo D’Amicis (16 febbraio), il ‘romanzo storico’ di Anna Banti a cura della filologa e studiosa Margherita Ghilardi (23 febbraio) ed il ‘reportage’ di Goffredo Parise con il critico Silvio Perrella (2 marzo).
Il sindaco Umberto Domizioli sottolinea come la rassegna «rappresenti uno degli appuntamenti culturali più qualificanti nel panorama delle iniziative che si svolgono in Vallesina, con un’attenzione che in realtà oltrepassa i confini del nostro territorio e richiama un pubblico non solo di esperti ma anche di studenti, docenti o semplicemente amanti dei libri e della letteratura di tutta la provincia».