CASTELFIDARDO – È Nurlanov Olzhas dal Kazakistan il vincitore della 49esima edizione del Premio internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo. All’artista kazako va il trofeo artistico, il primo premio di 5mila euro e altri riconoscimenti speciali, tra cui quelli di Amma e Nugo. Al secondo e terzo posto, Mao Junhao e Zan Naixin, provenienti ambedue dalla Cina. I tre finalisti ieri sera, domenica 15 settembre, hanno interpretato sul palco dell’Astra la terza prova sul brano d’obbligo ispirato al tango composto da Veli Kujala accompagnati dall’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal Maestro Alfredo Luigi Cornacchia. Performance di alto livello, apprezzate da una giuria di prestigioso spessore internazionale, presieduta dal maestro Mario Stefano Pietrodarchi. «Stanco, ma felice – ha dichiarato Nurlanov Olzhas – avevo in precedenti edizioni raggiunto il secondo posto, quest’anno ho vinto. Ora mi godrò un po’ di meritato riposo già a partire da questa sera visitando con altri occhi e meno stress la bellissima città di Castelfidardo».
Si guarda già al Pif 2025, l’edizione del cinquantennale
E già è iniziato il countdown per l’edizione 2025 previsto sempre per il mese di settembre che segnerà il mezzo secolo di storia di quello che è senza dubbio il più importante happening mondiale per gli amanti della fisarmonica. Un progetto molto prestigioso quello del Pif 2025 che passa anche dalla candidatura della fisarmonica di Castelfidardo a patrimonio immateriale Unesco. «Il nostro appuntamento più atteso dell’estate, nonostante le condizioni meteorologiche avverse – ha dichiarato il sindaco Roberto Ascani – è stato ancora una volta un successo strepitoso. Oltre 200 artisti concorrenti provenienti da tutti i continenti che hanno eseguito grandi performance richiamando il pubblico delle grandi occasioni, ma anche cittadini, famiglie, turisti e appassionati di musica che hanno assistito ad una cinque giorni che lascerà un ricordo indelebile nei nostri e nei loro cuori. Una manifestazione di grande richiamo turistico che ha permesso di far conoscere, oltre alla nostra città e alle aziende produttrici dello strumento a mantice, anche le meraviglie della riviera del Conero».
«È stata una grande edizione – ha sottolineato Ruben Cittadini, assessore con delega alla Cultura – con una qualità artistica di altissimo livello, con due orchestre presenti e i migliori maestri internazionali. Concerti innovativi che hanno visto accompagnare fisarmonicisti del calibro di Biondini e Venitucci a due leggende della musica mondiale come Richard Bona e Renauld Garcia Fons. Tutti sold out i concerti che abbiamo ospitato, oltre agli artisti sopra citati, il trionfo di Tosca e Maria de Buenos Aires accompagnata dalla sensazionale Orchestra Filarmonica della Calabria».
«È una kermesse che fa da collante – ha dichiarato Dino Latini, presidente del Consiglio Regionale delle Marche – fra piccoli e grandi centri delle Marche con tutto il mondo, una manifestazione che è essa stessa testimonial dell’intera regione e che merita la giusta attenzione da parte degli Enti». «La fisarmonica è Castelfidardo e Castelfidardo è la fisarmonica – ha rimarcato Chiara Biondi, assessore con delega alla Cultura della Regione Marche – un rapporto simbiotico che caratterizza l’identità di un territorio specifico e delle Marche. Oggi celebriamo il potere evocativo della musica e, le note suonate questo pomeriggio, narrano la cultura dei nostri territori al mondo intero. Abbiamo sostenuto anche questo anno un’iniziativa di grande spessore e non mancheremo l’appuntamento del 2025». «Un grande evento, un lavoro immenso – ha concluso Antonio Spaccarotella, direttore artistico, per il quarto anno consecutivo del Pif 2024 – fatto in tempi stretti, ma che, nonostante questo, è riuscito a trasmettere tutta la bellezza di questo strumento. Ora l’appuntamento da mettere in agenda è per settembre 2025, il 50esimo di questa straordinaria avventura».