ANCONA – «Un convegno bellissimo» e «articolatissimo che mette in evidenza la personalità complessa di questo architetto» e «in cui si fa il punto dopo anni di studi notevoli». Così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha presentato il Convegno Internazionale di Studi “Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità 1773-2023”, in programma dal 7 al 9 settembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nell’ambito delle Celebrazioni per i 250 anni della morte del celebre architetto vissuto del Settecento, considerato tra i più grandi architetti italiani tra il Barocco e il Classicismo.
L’importante evento è stato illustrato oggi – 29 agosto – con una conferenza stampa che si è svolta a Roma, nella Sala “Spadolini” del Ministero della Cultura, alla presenza, oltre che dell’onorevole Sgarbi, di Chiara Biondi, assessore alla Cultura della Regione Marche (in video collegamento), di Anna Maria Bertini, assessore alla Cultura del Comune di Ancona, di Tiziana Maffei, di origini marchigiane, direttore generale della Reggia Caserta, e di Daniela Tisi, dirigente Settore Beni e attività culturali Regione Marche.
In occasione dell’importante ricorrenza, la Reggia di Caserta, realizzata dal Vanvitelli, in quanto Museo Autonomo Statale MiC ed il Comune di Caserta hanno elaborato un programma di Celebrazioni di rilievo nazionale e internazionale che ha preso avvio a marzo di quest’anno e che culminerà in Ancona, dove l’architetto ha realizzato, tra le altre opere, la Mole Vanvitelliana, con il Convegno Internazionale di Studi per valorizzare l’eredità lasciata dal genio settecentesco.
Il convegno sostenuto dalla Regione Marche è rivolto a tutti gli studiosi e prevede anche una sezione “Giovani Ricercatori” il cui obiettivo è mappare gli studi attuali e le direttrici di ricerca su questa figura. Tra i temi al centro dell’appuntamento, una tre giorni, l’uomo, l’architetto, l’ingegnere, il musicologo, l’inventore, il padre, il religioso. Ad Ancona per l’occasione arriverà anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Il sottosegretario Sgarbi in un passaggio del suo intervento ha ricordato che Vanvitelli «ha lavorato in tutte le province delle Marche» e «soprattutto ad Ancona» nella «Chiesa del Gesù, un capolavoro di sintesi tra Classicismo e Barocco», all’Arco Clementino e ha lasciato «numerosi dipinti». Secondo il sottosegretario il celebre architetto ha «espanso l’idea Pontificia di una Roma diffusa in tutte le Marche che sono la regione sicuramente più Pontificia, avendo in mente anche Venezia» perché la Mole Vanvitelliana, il Lazzaretto «sorge su un’isola», l’idea, ha spiegato è quella che «abbia creato Ancona come una seconda Venezia». Sgarbi ha ricordato poi l’eredità lasciata dal Vanvitelli a Pesaro nella Chiesa della Maddalena, a Urbino nel Palazzo Albani, e a Macerata nella Chiesa della Misericordia.
L’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi ha parlato di «momento importante per la nostra regione che si appresta a celebrare Luigi Vanvitelli. La Regione Marche – ha detto – ci teneva particolarmente a rendere omaggio a questa figura straordinaria, che ha lasciato traccia importante del suo lavoro nel nostro territorio, per questo Regione ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Reggia di Caserta per valorizzare al massimo questa figura». Biondi ha ricordato tra le realizzazioni del Vanvitelli anche il campanile della Santa Casa di Loreto e che il convegno è l’occasione per approfondire la «maestosità» dell’architetto e che «far conoscere il nostro territorio».
L’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Anna Maria Bertini, ha affermato che il capoluogo marchigiano «è particolarmente lieto di ospitare un convegno internazionale», ricordando che «la città è al centro di un dibattito che vede il porto di Ancona, e la Mole, protagonisti di una serie di eventi, come la Trilaterale» culminata con la firma dell’accordo Italia-Croazia-Slovenia, «il convegno internazionale su Vanvitelli e la prima mostra Mart Rovereto» che approderà ad Ancona, ha detto, l’8 dicembre, grazie all’impegno del sottosegretario Sgarbi.
Secondo Bertini Vanvitelli «ha ridisegnato la città di Ancona verso il mare per legarla al porto» e che con la porta d’oriente del Lazzaretto che ha avvicina la costa italiana a quella dei Balcani, l’architetto è stato precursore della Macro Regione Adriatica.
Gli appuntamenti
L’apertura è prevista giovedì 7 settembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona, Auditorium Tamburi, alle ore 15,30. Dopo i saluti istituzionali delle autorità (sindaco di Ancona Daniele Silvetti, assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi, rettore Univpm Gianluca Gregori, architetto Cecilia Carlorosi soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino, dell’ingegner Alberto Romagnoli del Consiglio nazionale degli Ingegneri, e dell’architetto Rosella Bellesi componente del Comitato di Direzione del Museo Tattile Statale Omero di Ancona) gli interventi dell’architetto Tiziana Maffei, direttore generale della Reggia di Caserta, del professor Fabio Mangone
docente di Storia dell’Architettura dell’Università Federico II di Napoli e del professor Luigi Gallo direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, e direttore della Direzione Regionale Musei Marche.
Venerdì 8 settembre alle 10 sempre alla Mole Vanvitelliana la prima sessione dal titolo ‘La poliedricità del maestro tra formazione ed esperienze’ moderata da Mariastella Margozzi. Nella stessa location venerdì 8 settembre alle ore 14:10 la seconda sessione del convegno ‘Il professionista tra committenza e collaborazioni‘ che vedrà dopo i saluti Istituzionali dell’architetto Francesco Miceli, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, l’arrivo ad Ancona del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Lo stesso giorno alle 16,40 l’avvio della terza sessione dei lavori ‘La narrazione dell’opera vanvitelliana‘ moderata da Luigi Gallo.
La conclusione del convegno sabato 9 settembre dalle 9,30 con ‘L’eredità: la diffusione del linguaggio vanvitelliano’ moderata da Daniela Tisi. A chiudere i lavori saranno il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.