ANCONA – L’incontro dal vivo con Carolyn Carlson, icona internazionale della danza contemporanea, ha aperto con un fine settimana di anticipo la X edizione di Cinematica festival, in piena sintonia con il titolo “De Anima”. L’artista statunitense, con la quale l’ideatrice e direttrice artistica del festival, Simona Lisi ha studiato presso l’Aterballetto e a Parigi alla Cartoucherie, ha incontrato il pubblico al termine di una serie di proiezioni dedicate alla sua carriera e di una performance dal titolo “L’anima e la danza” realizzata in collaborazione con Amat, Comune di Ancona e Comune di Osimo nel teatro di Osimo, dopo avere concluso ad Ancona,presso la scuola di danza Studio Danza, una masterclass esclusiva, nella quale è stata affiancata dalla danzatrice Sara Orselli (con lei nella foto insieme a Simona Lisi e con la giornalista esperta di danza, Francesca Pedroni) e il musicista veneziano Paki Zennaro.
LEGGI ANCHE: Ancona, i dieci anni di Cinematica in un festival all’insegna dell’anima
Cinematica, ecco il programma
Il programma del Cinematica entra nel vivo dal 26 al 29 ottobre, ad Ancona tra centro storico e Mole Vanvitelliana. Pubblico, artisti e studiosi sono chiamati a riflettere sulla relazione tra spirito e forma, intelligenza artificiale e coscienza, proponendo un percorso tra arti performative, cinematiche e digitali in relazione con la parte animica e spirituale dell’uomo.
Giovedì 26 ottobre, dalle ore 17 alle ore 19, all’Auditorium Buon Pastore di via Biagio Oddo, c’è l’ottavo talk dedicato a corporeità e nuovi media”, quest’anno sul tema “Nous, Predizioni e Oltremondi. La spiritualità tra robotica e AI”. Il convegno chiama alcuni tra i principali studiosi di nuovi media e tecnologie, ad un confronto a tutto campo sulla relazione tra intelligenza artificiale, spiritualità, religione, coscienza umana. Interventi di Simone Arcagni docente Nuovi Media e Tecnologie (Università degli Studi di Palermo), Don Luca Peyron docente Teologia (Università Cattolica di Milano), Sauro Longhi docente di Automatica (Università Politecnica delle Marche), Giovanni Boccia Artieri docente Scienze della Comunicazione (Università degli Studi di Urbino), Graziano Graziani scrittore e conduttore di Fahreneit (Rai Radio3). Modera Laura Gemini docente Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi (Università degli Studi di Urbino).
A seguire, la consegna dei diplomi del primo Corso di perfezionamento “Nuove tecnologie per la performance. Corpo e spazio pubblico” nato in seno al Dipartimento di Ingegneria Edile e Architettura (DICEA) dell’Università Politecnica delle Marche. Si tratta di un programma didattico interdisciplinare unico in Italia, nato allo scopo di colmare il gap che si è venuto a creare tra chi progetta interventi performativi (musicali, coreografici, teatrali, digitali) e chi possiede il know-how tecnico per l’implementazione tecnologica di un progetto da un punto di vista visivo, auditivo, architettonico, sensoriale.
Chiude la giornata l’evento musicale “Pindarico. Fluttuazioni sonore per cori ed elettronica” ore 21 a Santa Maria della Piazza, una nuova produzione di Cinematica Festival in collaborazione con Acusmatiq, Coro Ferretti e Coro Orlandini, che affianca il compositore elettronico dallo stile personale ed eclettico, Paolo Bragaglia, alle voci giovanili di due cori anconetani molto attivi nel repertorio sacro, guidati dai maestri Lorenzo Chiacchiera e Laura Ricciotti. Un viaggio onirico, apparentemente irrazionale, oltre la logica del qui e ora, del veduto e del toccato, alla ricerca della nostra matrice spirituale. Ingresso libero.
Il programma di venerdì 27 ottobre si apre alle ore 16,30 alla Sala Boxe della Mole Vanvitelliana con il seminario di studi a cura di AIRDanza dal titolo “Körperseele – l’anima e la danza. La rivoluzione del corpo-anima nella danza dei primi del ‘900”, con alcune tra le più importanti studiose di danza italiane: Francesca Falcone, Elena Randi e Laura Delfini, modera Roberta Albano. Il seminario vuole illustrare un periodo storico unico e fervido che portò dalla nascita della Ausdruckstanz e agli albori del Tanztheater di Pina Bausch: mezzo secolo di rivoluzione del corpo che ha rivolto l’attenzione ai moti interiori per cercare nuove forme di danza, fortemente influenzato dalle arti espressioniste.
Alla Corte Mole, ore 19, spazio alla danza con “Anime” della compagnia romana Atacama, evento in collaborazione con Amat. L’input della nuova creazione site specific dei coreografi Patrizia Cavola e Ivan Truol è il concetto di “Abitare”, condizione essenziale dell’esistenza che non è solo uno stare, ma anzitutto un esserci. La scrittura coreografica gioca con gli elementi architettonici, i livelli, i pieni e i vuoti, vicino-lontano, della Mole Vanvitelliana di Ancona, edificio denso di storia e dall’eccezionale struttura architettonica.
Si prosegue sempre alla Mole Vanvitelliana alle ore 20,30 nella Sala Polveri con la proiezione ad ingresso libero de “L’arpa Birmana”, di Kon Ichikawa, 1956, capolavoro della cinematografia giapponese distribuito dalla Cineteca di Bologna, e che torna in prima visione restaurato in 4K, in anteprima regionale. Il lungometraggio racconta la storia di un giovane soldato giapponese delle truppe d’occupazione in Birmania che all’annuncio della fine della guerra è mandato dai vincitori a tentare di convincere un gruppo di soldati che rifiuta di arrendersi. Un film epocale che, insieme a pochi altri, parla di nonviolenza e misericordia.
Alle ore 22, sempre in Sala Polveri, c’è l’audiovisual set in cui musica elettronica e arte visiva digitale interagiscono in tempo reale, con due protagonisti della scena sperimentale romana: Plaster, il progetto di musica elettronica portato avanti da Gianclaudio Hashem Moniri, e Franz Rosati, musicista, artista digitale ed esperto di tecnologie interattive. Un appuntamento in collaborazione con Acusmatiq Matme e Amat.
Sabato 28 ottobre ore 15 alla Mole Vanvitelliana (Sala Boxe e aula Didattica) si apre la sezione “Cinematica Kids / anime e animazione”, due giorni di eventi per bambini e ragazzi, con un focus sugli anime giapponesi, tra giochi, mercatini, laboratori e proiezioni gratuite.
Alle ore 15 si apre il mercato di libri manga e illustrazione con le librerie Acme, Akihaba Store-Fumetteria, Comics Soon, Libri d’Amare, Giaconi Editore, Oh che bel Castello, Libreria Fogola e la presenza del Circolo Lovercraft con giochi da tavolo e il Movimento Giovani di Save The Children.
Due i laboratori, quello di scrittura creativa “Scrivere il perturbante” con la scrittrice Giorgia Tribuiani a cura della libreria Fogola, e “Frame by Frame” con la docente di tecniche di animazione Mariangela Malvaso a cura di ACCA Academy.
Dalle ore 17,30 alle ore 19, in Sala Boxe, c’è la proiezione del documentario “Animeland: Racconti racconti tra manga, anime e cosplay” alla presenza del regista Francesco Chiatante che incontra poi il pubblico. “Animeland” è un vero e proprio viaggio tra cartoni animati giapponesi e non, manga, anime e cosplay, attraverso ricordi, aneddoti e sogni di personaggi degli ambiti più disparati il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati da fumetti e cartoni animati.
Alle ore 19, all’Auditorium della Mole Vanvitelliana, un appuntamento da non perdere, il concerto raccontato “Omaggio a Sakamoto”, in collaborazione con Amat. Un omaggio al musicista e compositore giapponese recentemente scomparso, che mette in dialogo Giuseppe La Spada, artista e fotografo siciliano che ha condiviso con lui parte del suo percorso artistico, alla musica di Sakamoto, eseguita dal pianista e compositore ArturoStàlteri, storico collaboratore di Rino Gaetano e di Franco Battiato, stimato da Philip Glass e Brian Eno. Guida di questo evento unico e speciale, il conduttore di Rai Radio3 Luca Damiani.
La serata prosegue alle ore 21,30 in Sala Polveri con un grande evento, lo spettacolo di danza “Dialogue avec Shams”, una performance-spettacolo sotto forma di autoritratto della danzatrice sufi iraniana Rana Gorgani, unica derviscia rotante al mondo a esibirsi in pubblico. Le donne, infatti, hanno il permesso di dedicarsi alla pratica spirituale sufi e alla danza dei dervisci rotanti, ma a condizione di attuarla in contesti privati e familiari. Lo spettacolo permette di intrecciare un dialogo immaginario con Shams (mistico errante del XIII secolo e grande figura del sofismo), elementi di autobiografia e riflessione intorno alla biculturalità, al viaggio migratorio, alle questioni di genere, alle ingiunzioni normative e alle politiche discriminatorie. Soprattutto, concede un momento sensibile e vibrante di danza e incontro.
Dopo lo spettacolo, Rana Gorgani dialoga con il pubblico di Cinematica Festival.