ANCONA – Si apriranno oggi (22 ottobre) le prevendite per il concerto di Rossano Sportiello e Nicky Parrott e per il tradizionale concerto gospel di Ancona Jazz. Il primo appuntamento sarà il 27 novembre (ore 21.30) al Ridotto del Teatro delle Muse con Rossano Sportiello e Nicky Parrott che formano uno dei più entusiasmanti team mondiali nell’ambito del mainstream jazz. Il loro entusiasmo si riflette nella musica proposta, un repertorio vastissimo dominato essenzialmente da standard immortali, riproposti con una freschezza rigeneratrice altamente contagiosa.
Nel pianismo di Sportiello si intrecciano lo stride di Fats Waller, James P.Johnson e Willie “The Lion” Smith e i fraseggi evolutivi di Earl Hines, Ralph Sutton, Dick Wellstood, Dave McKenna fino a Barry Harris, che conferiscono al suo stile affascinanti nuances di modernità e trasversalità. Un ruolo non secondario lo svolge poi la tradizione della canzone napoletana (con in testa uno dei suoi più importanti interpreti, Renato Carosone).
Sportiello è un virtuoso della tastiera, in definitiva, che non sfugge però mai da un messaggio sempre creativo ed emozionante. In questo contesto Nicky Parrott conferma di essere partner paritaria, potendo godere di un similare approccio stilistico. Australiana di origine, la Parrott è un personaggio affascinante che sembra uscito da qualche copertina “glamour” di vecchi LP jazz degli anni ’50. Se il suo strumento non dimentica affatto la lezione di Ray Brown per quanto riguarda profondità del suono e fraseggio, le doti vocali, altrettanto eccellenti, poggiano invece su un messaggio più tenue e delicato, e tuttavia basato su uno swing roccioso. La formazione: Rossano Sportiello, pianoforte; Nicky Parrott, contrabbasso, voce. Prevendita presso la biglietteria del Teatro delle Muse e online su www.geticket.it.
Quest’anno l’appuntamento con il concerto gospel sarà il 22 dicembre (ore 21.30) al Teatro delle Muse con il The Golden Voices of Gospel. I Golden Voices of Gospel sono un team di artisti professionisti della scena gospel americana guidati dal direttore musicale Reverendo Dwight Robson. Con gli spirituals e i gospel tradizionali presentano da 20 anni la musica pastorale afroamericana sulle scene europee, presso festival e in varie chiese. Sono inoltre stati coristi per Michael Jackson, Mariah Carey, Howard Carpendale, Peter Kraus, Andre Rieu, Ross Anthony e Helene Fischer. Sul palco ad Ancona saranno in 12 elementi, ovvero 9 cantanti e la sezione ritmica. Prevendita presso la biglietteria del Teatro delle Muse e online su www.geticket.it. Orari biglietteria: da martedì a sabato: 9.30 – 13.30, giovedì e venerdì: 9.30-13.30 / 16.30 – 19.30. Aperto anche un’ora prima dello spettacolo. Tel. 071.52525 / fax 071.52622 – email: biglietteria@teatrodellemuse.org
Il 10 novembre torneranno anche i concerti alla Cantina Aion di Moroder (ore 19) con un duo d’eccezione: Luca Mannutza al pianoforte e Martin Wind al contrabbasso. Produzione originale di Ancona Jazz, questo concerto, unico in Italia, rappresenta la prima occasione d’incontro per questi due eccellenti musicisti, a testimonianza ulteriore di quanto il jazz sia linguaggio universale, capace di attraversare qualsiasi barriera geografica. Martin Wind è un fuoriclasse dello strumento, a suo agio dal solo alla big band e orchestra sinfonica (memorabile il suo tributo a Bill Evans “Turn Out the Stars” con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana), e ben lo sa il pubblico di Ancona Jazz, dato che spesso è stato invitato in occasioni speciali, da ultimo nel festival 2019, che l’ha visto impegnato nello splendido trio con Rita Marcotulli e Matt Wilson. Luca Mannutza è pianista capace di coniugare eleganza e nitidezza nel tocco con una prorompente vitalità nei tempi veloci, memore di una lezione post bop ancora di stupefacente forza creativa: doti, queste, che lo rendono giustamente uno dei migliori pianisti della sua generazione. Nel suo enorme curriculum, basta segnalare la lunga collaborazione con Fabrizio Bosso, Max Ionata, Mario Biondi, Rosalia De Souza. Concerto da inattesi risvolti espressivi, ma di prevedibile bellezza e rara profondità emozionale.