ANCONA – Si chiama ˊImpronte del presenteˊ la mostra curata da Maria Antonietta Scarpari e James Castelli che ha inaugurato pochi giorni fa negli spazi di Magazzino Muse. Un ambiente che in pochi conoscono, un locale ampio e storico che si trova dietro il Teatro delle Muse, in piazza della Repubblica.
Circa 70 metri quadrati di ambienti, suddivisi in tre locali con un ampio cortile esterno. Lo spazio è di Maria Antonietta Scarpari, che ha realizzato una bellissima opera sull’importanza delle cose essenziali. Una croce fatta di dollari che richiama il senso del dolore. «Passiamo la nostra esistenza presi dall’illusione che il denaro sia la cosa più importante da raggiungere, invece se non vissuto con equilibrio e senso della vita è solo una sofferenza, una croce».
La mostra riunisce una selezione di artisti contemporanei che, attraverso le loro opere, riflettono sul nostro tempo e sulle sue dinamiche. La mostra è visitabile fino al 25. Gli autori di opere e installazioni arrivano da tutte le Marche e perfino da fuori regione e dall’estero, (due dalla Germania, uno dalla Svizzera e altri provenienti da diverse regioni d’Italia, come la Campania).
Ci saranno Antonio Giosuele Catananti, Maria Cristina Cirilli, Alessio Discepoli (anconetano), Tommaso Dognazzi, Piera Bachiocco Feliziani, Gino Gentile (marchigiano), Metal Jack (di Ancona), Volker Merkle, Diego del Nilo, Anna Nina (di Ancona), Laura Niola (di Napoli), Letizia Novelli (anconetana), Simonetta Pantalloni, Carlo Alberto Prete, Maria Antonietta Scarpari (di Ancona), Franco Sinisi, John Snow (di Ancona) e Lilia Tartari.
James Castelli, noto gallerista con sede ad Albano Laziale (Roma), è rinomato per promuovere mostre di spicco in tutta Italia. «ˊImpronte del presenteˊ è l’occasione preziosa per scoprire il talento di questi grandi autori e soprattutto per ricreare un dialogo culturale profondo sotto il segno dell’arte. L’obiettivo è coniugare l’esperienza di alcuni artisti navigati con il talento di quelli emergenti».
Il ˊMagazzino delle Museˊ è stato acquistato recentemente da Scarpari: Fino a 30 anni fa – spiega – qui lavorava il conosciutissimo falegname Fiorello. Dopo la sua morte, questi spazi caddero in degrado». Quindi, l’acquisto e la messa a nuovo di via degli Aranci 1F: «Ho cercato di conservare la storicità di questo locale, per esempio arredandolo con lampadari antichi e pezzi d’epoca».
Tra le installazioni, spicca quella di Metal Jack, dedicata alla guerra e al contrasto tra vita mondana e conflitti mortali, ma anche la composizione di Gentile, sul pozzo antico del cortile da dove un tempo si passava «con cavalli e carrozze. Ecco perché – riflette – ci sono i sampietrini. Si tratta di un palazzo nobiliare tra i più antichi della piazza che nell’Ottocento è stato innalzato di un piano – commenta – La maggior parte dei lavori di ristrutturazione è stata portata avanti da Luigi Vanvitelli, che ha fatto un grande scalone di entrata apponendo su ogni porta il suo stemma, la conchiglia. Questo spazio è ricco di storia, si respira aria alto medievale – fa Scarpari – Il mio intento è mettere a disposizione della città il ˊMagazzino Museˊ per eventi di cinema, teatro e cultura».