ANCONA – Il comune di Ancona omaggia Gino De Dominicis, uno dei più grandi artisti del XX secolo, scomparso il 29 novembre del 1998. Nato e cresciuto ad Ancona, in un condominio di piazza Cavour sul quale oggi campeggia una targa in sua memoria, è un riferimento assoluto nel mondo dell’arte contemporanea. Non solo: De Dominicis testimonia l’anima sperimentale, esploratrice, non dogmatica della propria città di provenienza, che non a caso vede un altro suo figlio, Enrico David, a rappresentare oggi l’Italia alla Biennale di Venezia, proseguendo così il lungo e popolato filo rosso del contemporaneo nelle Marche e, in primis, nel suo capoluogo.
L’Amministrazione ha avviato da qualche mese un lavoro sull’artista che troverà conclusione nella primavera del 2019, con l’allestimento di uno spazio dedicato all’interno della Pinacoteca comunale, che ospiterà una copia del libro d’artista realizzato da De Dominicis, “Sicinimod Ed”, legato all’ultima esposizione tenutasi presso la Galleria Mazzoli nel 1998. Il volume, acquistato dall’Amministrazione, sarà esposto e consultabile dai visitatori attraverso appositi strumenti e preparerà il terreno alla presenza di De Dominicis all’interno di una grande mostra collettiva che si terrà nell’autunno del 2019. Lo spazio che ospiterà “Sicinimod Ed” sarà dedicato al contemporaneo e ospiterà iniziative delle realtà accreditate del territorio che si ricollegano alla chiave artistica di De Dominicis, nonché ad esperienze nazionali e internazionali. Annunciato nell’anniversario della sua scomparsa, lo spazio sarà inaugurato nell’anniversario della sua nascita.
«Lavoriamo da molto tempo – spiega l’assessore alla Cultura, Paolo Marasca- alla costruzione di un legame duraturo fra il nostro luogo dell’arte e De Dominicis, legame non fatto tanto di musealizzazione, quanto di ambiente atto a captare e propagare il sentimento del contemporaneo. L’occasione di portare ad Ancona, in maniera permanente, il libro d’artista di De Dominicis e di presentarlo con il gallerista Mazzoli e altri ospiti è capitata qualche tempo fa e ne abbiamo approfittato, perché riteniamo sia un dovere della città farlo. Siamo felici di poterlo dire oggi e metteremo al lavoro artisti, persone e associazioni del territorio che si ricollegano a De Dominicis per costruire attorno ad esso un ambiente che, a partire dall’1 aprile del 2019, sarà vitale e sorprendente, non celebrativo, non canonico. Non bastava di certo la targa che abbiamo apposto nel suo palazzo di piazza Cavour, così come non serviva una festa, ma un progetto di crescita assieme al suo nome».