Cultura

“Personale Tour”: Fiorella Mannoia in concerto al teatro delle Muse

La cantante sarà ad Ancona presenterà al pubblico il suo ultimo disco di inediti, “Personale”, e i suoi più grandi successi: «L’album è una piccola e umile “personale”»

ANCONA – Dopo il grande successo della prima parte del tour nei teatri e nelle arene outdoor, che ha emozionato oltre 60mila spettatori, Fiorella Mannoia sarà al teatro delle Muse, venerdì 20 dicembre alle ore 21, con il “Personale Tour“, per riabbracciare il suo pubblico e coinvolgerlo in uno spettacolo intenso e ricco di emozioni.

Ad accompagnare Fiorella sul palco ci saranno i musicisti Diego Corradin (batteria), Claudio Storniolo (pianoforte e tastiere), Luca Visigalli (basso), Carlo Di Francesco (percussioni e alla direzione musicale), Max Rosati (chitarre) e Alessandro “Doc” De Crescenzo (chitarre). Il “Personale Tour”, in cui la cantante presenta al pubblico il suo ultimo disco di inediti, “Personale”, e i suoi più grandi successi, si chiuderà nella Capitale con il concerto del 28 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Disponibile in versione CD, in vinile e in digitale “Personale” è composto da 13 brani, 13 storie che raccontano consapevolezze e prese di coscienza, riflessioni su se stessi, sull’umanità, sulla vita e sui sentimenti, in tutte le loro sfaccettature, e molto altro ancora. L’album è anche – come dichiara l’artista – una «piccola e umile “personale”», da cui il titolo. A rafforzare il racconto delle canzoni, infatti, trovano spazio fotografie realizzate da Fiorella in varie parti del mondo. Una passione, quella della fotografia, che l’artista ha recentemente approfondito e condiviso sui social network.

«Essere appassionati di qualcosa è la più grande fortuna che si possa avere. Non c’è età per scoprire nuove passioni – racconta Fiorella – io ho scoperto da poco quella della fotografia. Il nuovo album è anche la mia piccola e umile personale. Ho voluto abbinare a ogni brano uno scatto realizzato nel corso di viaggi, di incontri, di momenti imprevedibili. Perché le fotografie raccontano prima di tutto delle storie, esattamente come le canzoni».