ANCONA – Parata di big del panorama internazionale della scenografia nelle Marche con la nuova edizione di ‘Prima Scena’ il festival europeo dedicato alla scenografia, sotto la direzione artistica di Dante Ferretti, lo scenografo nato a Macerata e celebre a livello internazionale, vincitore di tre Premi Oscar per le scenografie di ‘The Aviator’ diretto da Martin Scorsese (2005), ‘Sweeney Todd’ per la regia di Tim Burton (2008) e ‘Hugo Cabret’ diretto da Martin Scorsese (2012). ‘Prima Scena’ è il concept che spazia tra spettacolo e formazione (masterclass), ideato dall’Associazione di Promozione Sociale Centro Culturale ed è parte del brand ‘Scenaria’.
Oltre al più grande scenografo vivente, Dante Ferretti, le Marche si preparano ad accogliere Margherita Palli, scenografa insignita di numerosi riconoscimenti e direttrice del triennio di Scenografia e Set Design Advisor leader al Naba di Milano; Henning Brockhaus drammaturgo e regista, stretto collaboratore di Giorgio Strehler; Giancarlo Colis, scenografo e costumista di numerosi film, tra i quali ‘The Mission’ e ‘L’ultimo Imperatore’; Marco Rubeo figlio dello scenografo Bruno Rubeo (nastro d’argento per ‘Il Mercante di Venezia e nominato agli Oscar per ‘A spasso con Daisy’) art director per numerose produzioni hollywoodiane come ‘Thor’ diretto da Kenneth Branagh, ‘The Hateful Eight’ diretto da Quentin Tarantino.
Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Potenza Picena, sono i quattro comuni scelti per ospitare i quattro appuntamenti in programma nei quattro weekend del mese di marzo. Gli appuntamenti sono gratuiti (eccetto i concerti) ed aperti a tutti, senza prenotazione. «La scenografia è opportunità di lavoro per tantissime persone» ha rimarcato l’ideatore Mauro Mazziero in occasione della presentazione che si è tenuta oggi in Regione, alla presenza del sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, e degli assessori alla Cultura dei quattro comuni coinvolti (Ancona, Ascoli, Macerata e Potenza Picena).
L’assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi ha definito «un orgoglio» il fatto di poter ospitare un festival europeo sul territorio. «Ci abbiamo creduto fin dall’inizio – ha detto Biondi – soprattutto perché avere come direzione artistica Dante Ferretti, un premio Oscar, numero uno della scenografia, sarà un modo particolare di far conoscere le Marche oltre i confini regionali con il coinvolgimento di quattro comuni importanti della nostra regione» che «hanno delle grandissime eccellenze». Inoltre ha sottolineato l’importanza di avere una masterclass che permette «la possibilità a tante persone di avvicinarsi a questo mondo» e degli spettacoli dal vivo e delle mostre. «La Regione Marche – ha detto – crede molto nel cinema perché anche questo è uno strumento che consente di far conoscere la nostra regione e di valorizzarla dal punto di vista culturale e turistico».
La prima tappa sarà nel capoluogo di regione, ad Ancona, il 4 e 5 marzo dove arriverà Dante Ferretti. L’appuntamento sabato 4 marzo è all’auditorium della Mole alle 18, con la conferenza spettacolo con Dante Ferretti che racconterà la storia di alcuni dei suoi celebri bozzetti. Lo scenografo sarà poi intervistato dai conduttori di Hollywood Party, il programma di Radio Rai 3. Il giorno successivo (5 marzo) alle 16 Dante Ferretti donerà al Museo Omero una copia autografata del plastico scenografico del labirinto de ‘Il nome della rosa’ con l’artista recanatese Niba che ha realizzato la copia dall’originale. Alle 18 al magazzino tabacchi della Mole si terrà la festa di compleanno dello scenografo con il concerto dell’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi. Nel corso delle due giornate doriche del festival saranno girate interviste audio e video che faranno parte di un docufilm con la regia di Lorenzo Cicconi Massi.
Seconda tappa a Macerata nel weekend dal 9 all’11 marzo con Margherita Palli, Henning Brockhaus, Giancarlo Colis, Pierfrancesco Giannangeli, Francesco Calcagnini, Cristina Alaimo e Benito Leonori, che alle 16 del 9 marzo dialogheranno sul tema ‘La scenografia e l’arte contemporanea’ all’auditorium della biblioteca Mozzi Borghetti. Appuntamento il 18 e 19 marzo ad Ascoli Piceno, con Henning Brockhaus, Giancarlo Colis ed Enrico Beruschi. Sabato 18 marzo presso il soppalco della Galleria di Arte Contemporanea Osvaldo Licini alle 16, l’inaugurazione della mostra dei bozzetti delle scenografie e dei costumi dell’opera ‘Don Giovanni’.
Il festival si chiude il 23, 24, 25 e 26 marzo a Potenza Picena con Marco Rubeo. Il 23 marzo alle 21 all’auditorium degli Istituti Comprensivi, una lezione spettacolo di Giulia Marziali sul testo teatrale di William Shakespeare ‘Il Mercante di Venezia’. Il 25 marzo alle 17 al Teatro Bruno Mugellini, Marco Rubeo con Claudio Orazi e Giancarlo Colis dialogheranno sul tema ‘Marche, terra di scenografi’, mentre alle 18 l’inaugurazione della mostra dei bozzetti di Bruno Rubeo presso la chiesa di Santa Caterina. A chiudere il festival domenica 26 marzo al Teatro Mugellini, sarà l’anteprima assoluta del monologo teatrale di Stefano Artissunch ‘Campo di Marte’.
L’ideatore del festival, che aveva avuto la sua prima edizione nel 2020 a Macerata, Mauro Mazziero, ha spiegato che la tradizione scenografica in Italia vede proprio nelle Marche la sua ‘culla’ e affonda le sue radici nel pittore di Urbino Gerolamo Genga che nel 1400 realizzò per la prima volta una scena prospettica urbana con elementi tridimensionali in rilievo. Tra il 1600 e 1700 le Marche scrivono la storia della scenografia europea, con il primo trattato sulla scenotecnica ad opera del pesarese Nicola Sabbatini e con il successo internazionale del fanese Giacomo Torelli, soprannominato ‘il grande mago’ chiamato a Parigi da Luigi XIV e ricercatissimo da tutte le corti dell’epoca.
La grande tradizione scenografica marchigiana prosegue anche nella storia contemporanea: le Marche hanno dato i natali e ispirato i principali scenografi italiani del teatro, della televisione e del cinema. Tra i nomi più noti figurano Aldo Tomassini Barbarossa di Macerata; Carlo Cesarini di Senigallia, autore delle più famose scenografie televisive degli anni 50 come Studio Uno o Canzonissima; Mario Garbuglia di Civitanova Marche vincitore di numerosi David di Donatello e Nastri d’Argento per le scenografie dei più grandi film tra cui Il Gattopardo, La storia vera della signora delle camelie, Rocco e i suoi Fratelli, La grande Guerra. Nel 1988 è Ferdinando Scarfiotti di Potenza Picena a vincere il Premio Oscar con Bruno Cesari di Pesaro e Osvaldo Desideri di Fermo per la migliore scenografia de L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci.